Max Biaggi ha testato il nuovo pneumatico Pirelli Angel GT sulla Nave Cavour. Un test davvero particolare quello che ha visto ptotagonisti il pluricampione Max Biaggi e il nuovo pneumatico Pirelli Angel GT. Non la pista di un circuito, ma il ponte della portaerei militare Cavour è stato scelto come terreno idelae per testare il nuovo pneumatico Pirelli. Non a caso Pirelli Angel GT è stato sviluppato per moto naked, touring e supsersportive.  Max Biaggi si è lanciato sui 220 metri del ponte senza curarsi del pericolo rappresentato dalle pompe dislocate lungo il percorso. Max Biaggi prima ha dato alla moto una forte accelerazione fino ai 100 km/h e poi, giunto al punto stabilito, ha frenato in maniera decisa. Per realizzare questo test così insolito Pirelli ha ricevuto la collaborazione della Marina Militare Italiana che ha offerto il ponte di volo della portaerei militare Cavour a Taranto.

Nel 2012 secondo le  profezie Maya il mondo dovrebbe volgere a conclusione. Ma, visto e considerato che si tratta di profezie totalmente sbagliate (nell'interpretazione moderna) la KTM ha deciso di far arrivare subito il 2012, la EXC-F,  la sua nuova moto da Enduro, figlia del modello che nel Motocross ha conquistato il titolo Mondiale MX-1 con Tony Cairoli.  Ecco quindi una Enduro di nuova concezione. Anzi, nuovissima, con una linea più filante, un telaio rivisitato e - ovviamente- una nuova cilindrata.  Perchè questa cilindrata intermedia? La scelta è voluta, perchè la 350 è una moto maggiormente sfruttabile. E' il giusto compromesso tra 250 e 450 cc. Un motore che può essere sfruttato sia da chi riesce ad andare forte ed è allenato, sia per chi vuole approcciarsi per la prima volta a questa disciplina. Il motore 350 è il giusto compromesso di potenza, elasticità e maneggevolezza. E, per una Enduro, la modulabilità del motore è fondamentale per tutto il comportamento della moto.  Qualche dato tecnico allora: motore 350cc 4 tempi, a 4 valvole, con doppio albero, sei rapporti, e alimentazione ad iniezione.  Il telaio è stato completamente rivisitato. Più stretto, cerca di offrire più dimestichezza e flessibilità rispetto ai modelli precedenti. Merito anche del mono posteriore più lungo e non incerniato direttamente al telaio ma fissato ad un braccettino, che a sua volta si fissa al telaio.  Linee filanti e classiche, ma anche funzionali, capaci quindi di offrire il massimo movimento in frenata, in accelerazione ma anche affrontando le curve, mulattiere e fossati.  Ora non resta che godervi la prova di Fabio Fasola

Ne avevamo parlato a suo tempo della XJ6 di casa Yamaha che, nel 2010 si è rinnovata. O meglio, si è affinata per consolidare la sua idea di media naked (ma non solo, anzi) a basso costo. E per farlo, ecco la nuova XJ6 Diversion F che viene completamente avvolta da una carena. La XJ6 Diversion F condivide il motore, la ciclistica e le quote delle già ben note XJ6 e XJ6 Diversion, andando a completare la gamma di una moto che della sua facilità di guida e della sua versatilità ne fà una bandiera. Per quanto concerne la F, con una carenatura piuttosto affilata, cerca di carpire un'anima più sportiva, come visibile anche dal codino (che ha dalla sua comunque il posto per il passeggero), ed un portatarga che fu introdotto ai tempi - più precisamente nel 2008 - dall'allora rivoluzionaria CBR 1000 RR. Il propulsore - come detto - è un 4 cilindri in linea da 600 cc, raffreddato a liquido che offre una potenza lineare e ben gestibile, senza dimenticarsi della potenza pura dei 78 cavalli a 10.000 giri/min. Il telaio è figlio del modello presente sulla Fazer, "a diamante", mentre il comparto sospensioni e freni di prima qualità completano un quadro di una gamma di moto che si dimostra accattivante, relativamente semplice da portare, ma anche economica. Non resta ora che godervi la prova di Giovanni Di Pillo e Fiammetta La Guidara