Velocità e mancato rispetto della distanza di sicurezza sono tra le principali cause degli incidenti in Italia.
Da una recente indagine è emerso che più del 50% degli automobilisti italiani non sanno assolutamente quale è la distanza di sicurezza da mantenere alle diverse velocità.
Premettiamo che la distanza di sicurezza è quella distanza che un veicolo deve mantenere rispetto a quello che lo precede così da non tamponarlo in caso di frenata improvvisa.
I fattori che influiscono sul calcolo della distanza di sicurezza sono molteplici. Oltre a tenere presente l’abilità e la prontezza di di riflessi del guidatore, bisogna considerare le condizioni del veicolo, dell’impianto frenante e naturalmente degli penumatici. Non da meno importanti sono la velocità, il peso del veicolo, le condizioni meteorologiche e le caratteristiche del manto stradale.
Ecco alcuni esempi di distanza minima di sciurezza che sono stati calcolati da ACI.
In ogni caso per avere la sicurezza di marciare mantenendo la giusta distanza di sicurezza, si può fare un semplice calcolo matematico. Si deve dividere per 10 la propria velocità espressa in km/h e poi elevare il risultato al quadrato. Esempio: (50 km/h ÷10)² = 25 metri.
Bisogna ricordare che se il veicolo non è in condizioni ottimali e ha pneumatici e freni consumati la distanza di scurezza indicata non sarà sufficiente ad evitare un tamponamento. Se piove i valori vanno aumentati di almeno il 20-30%
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