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F1 2011: Barcellona, Gara: Vettel domina. Ferrari umiliata

MotoGp 2011 – Barcellona: Il napalm, lo senti?
F1 2010 - Yas Marina, gara: suicidio Ferrari, Vettel è campione!

Avete presente quando, in un film, ci si ritrova all'interno di un incubo senza via d'uscita? Bene, questo è stato il gran premio di Abu Dhabi visto con gli occhi di un ferrarista. Una corsa che ha avuto 2 snodi fondamentali. L'incidente alla prima chicane tra Michael Schumacher e Vitantonio Liuzzi, che ha obbligato l'ingresso della Safety Car, dando l'opportunità a diversi piloti di seconda fascia di rientrare ai box immediatamente, e la strategia del Cavallino rampante.

Allo start infatti, Vettel ed Hamilton si involano, seguiti da Button, abile a scavalcare Alonso sullo scatto iniziale. Poco male, il ferrarista sarebbe ancora campione del mondo. Safety, poi dopo soli 11 giri Mark Webber rientra ai box per il suo cambio gomme. Poche tornate prima aveva picchiato a muretto e si lamenta della mancanza del grip al posteriore.

E' allora che la Ferrari mostra tutta la sua paura. Decidono di marcare l'australiano e richiamano prima Massa poi Alonso. Pessima scelta. L'asturiano si ritrova invischiato dentro al traffico, dietro ad un Petrov che in rettilineo guadagna circa 4 km/h rendendo di fatto impossibile il sorpasso. Alonso ci prova, ma l'impresa sembra impossibile. Dal muretto box lo incitano a tirar fuori tutto il suo talento, ma l'idea è che chi di dovere abbia capito l'errore.

Per il ferrarista comincia un incubo lungo tutta una gara. Mano a mano che i giri passano, l'idea di una disfatta comincia a materializzarsi. E quella leggera preoccupazione, comincia a farsi rammarico, disperazione, frustrazione.

Alonso è spettatore della gara, impotente. E cosi sarà fin sotto la bandiera a scacchi: Sebastian Vettel è il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1. Il tedesco, ed il muretto box Red Bull non sbagliano nulla, così come in McLaren che tengono fuori Button per 3/4 di gara. E allora...ecco che il film prevede il finale più scontato, ma per chi non è ferrarista.

Il mondo del motorsport è solito regalare questi capovolgimenti. Perchè è un mondo che ti offre sempre una possibilità, uno scenario. Invita gli esseri umani, i piloti, i meccanici e gli ingegneri a dare sempre il massimo, con la speranza di poter incappare in una domenica del genere. E allora, dopo un anno del genere, le lacrime del giovane re Sebastian sul podio, incredulo come un ragazzo qualsiasi, di aver coronato un sogno iridato a soli 23 anni e 4 mesi, sono il miglior biglietto da visita di questa Formula 1. Uno sport fatto di decimi, centesimi, di aerodinamica, tattiche, sorpassi ed errori. Ma anche di sentimenti.

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32 anni. Questa è la storia di un ragazzo, di un uomo, di un pilota che di crescere, al di là di quanto mostra madre natura, non ne vuole sapere.   Tanti auguri Valentino Rossi. Al pilota, nato sul circuito di Magione in sella ad una Cagiva Mito, e scivolato alla prima curva. Capace di parlare con la propria compagna, la propria moto come nessun altro. Ecco, Forse è questa la dote più grande del Rossi-pilota. Sentirla, capirla, assecondarla. Per realizzare e mettere in mostra tutto il suo estro, la sua fantasia. Per portare quel barlume di luce che spiazza il pubblico e l'avversario. Auguri al pilota che conquistò la prima vittoria in 500 a Donington nel 2000, in condizioni estreme; a quel pilota capace di imprese come Welkom 2004 o Barcellona 2009. Auguri a quel pilota che riesce a sorpassare al Cavatappi di Laguna Seca passando sulla terra. Auguri all'unico pilota capace di vincere in quattro classi differenti, e di rimettersi in gioco in una nuova sfida come quella proposta da Ducati. Difficile, pazza per certi versi, priva di significato...per gli altri.   Tanti auguri Valentino Rossi. Al comunicatore. All'ideatore di tante gag in grado di far appassionare gli spettatori. All'inventore delle scenette, dei caschi speciali, delle trovate mediatiche che solo lui riesce a mostrare. Potranno piacere o meno, ma è indubbio il suo talento anche in questo ramo. Divertenti, come quella del bagno di Jerez; irriverenti come la bambola di "Claudia Schiffer"; critiche, verso se stesso, come il casco da Ciuchino di Misano Adriatico, o verso gli altri, come la spazzola di Sepang dopo la penalità del Qatar.   Tanti auguri Valentino Rossi. All'uomo. A quel ragazzino diventato adulto fuori, ma che, come Peter Pan, decide che quel briciolo di pazzia, di estro, deve rimanere intatto e immutato. Perchè se la vita è il motociclismo, e il motociclismo è lo sport dell'istinto ragionato, della follia controllata, dell'estro pensato, del demone tenuto a bada, Valentino Rossi ne è il maestro più grande. E pazienza se questo ciclo terminerà. Pazienza se arriveranno altri Jorge Lorenzo, Casey Stoner o Daniel Pedrosa, più giovani o veloci.   già, perchè la maschera del comunicatore o del pilota per mestiere la si può togliere, ma non si può togliere la maschera dell'uomo-Rossi. Quando nasci pilota, quando vivono dentro di te insieme il genio del bambino, la determinazione del ragazzo, e la maturità del professionista, non c'è età anagrafica che tenga. E allora che siano dieci, venti o trentadue poco importa. Tanti auguri Valentino Rossi.   Di: Flavio Atzori
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Di: Scuderia Ferrari MarlboroPer tutti noi è una giornata difficile. La notte non ha diminuito l’amarezza per un epilogo triste di una stagione comunque straordinaria.Ci dispiace invece vedere che c’è qualche politico che, stando alla finestra, una volta è pronto a saltare sul carro del vincitore, l’altra reclama la ghigliottina quando le cose vanno male. E non capiamo nemmeno chi si compiace con l’autoflagellazione, chi si crogiola nella cultura del “tutto sbagliato, tutto da rifare”. Sono vizi molto italiani, che dovremmo imparare a scrollarci di dosso.
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F1 2011 - Barcellona. Ecco le pagelle del Labrador! Voti alti a Fernando Alonso, Lewis Hamilton, Sebastian Vettel. Sufficenza strappata per Michael Schumacher. Bocciatura netta per Massa, Webber e Sutil. Siete d'accordo? Leggete e commentate sul Forum di Nuvolari    F. ALONSO: 8Se escludiamo i quattro piloti ai comandi delle “extraterrestri” Red Bull / Mclaren, il vincitore morale del GP di Spagna è stato senza dubbio Fernando Alonso! Con una “deprimente” Ferrari, lo spagnolo è stato artefice di una partenza incredibile che ha fatto sognare l’intero popolo ferrarista per qualche giro: poi il tracollo tecnico della 150°Italia che di fatto ha già compromesso il Mondiale della Ferrari e del grande pilota delle Asturie. F.MASSA: 4Per la serie…”piove sul bagnato”! Mentre il compagno di scuderia conquistava una momentanea, ma entusiasmante prima posizione subito dopo il via, il brasiliano si “perdeva” nel centro gruppo lottando (e perdendo) con vetture che sulla carta sono nettamente inferiori alla sua. Nel finale si arrende per un guaio al cambio ed entra insieme a Liuzzi e Kovalainen nel ristretto club dei piloti che non hanno visto la bandiera a scacchi del GP di Spagna 2011. Sarà per la prossima volta? Mah? Analizzando questo inizio di stagione, per Massa prevedo giorni molto tristi (professionalmente parlando) VETTEL: 10 (politico)Quarta vittoria su cinque gare; se per il momento il peggior risultato di Sebastian è un secondo posto al GP di Cina, è difficile trovare il “pelo nell’uovo” in questa fantastica, invincibile vettura anglo-austriaca però, vedendo il distacco finale tra il pilota Red Bull e Lewis Hamilton, nella scuderia di Horner forse sarà meglio iniziare a preoccuparsi del ritorno delle Frecce d’Argento! M.WEBBER: 4+Ma come? 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Per il momento, solo Lewis può salvarci dallo strapotere dei “tori energetici”, ma se Vettel continua a mietere successi a catena, il Mondiale Piloti termina in Inghilterra! J.BUTTON: 8Parte male, ma grazie ad una buona strategia di gara riesce a conquistare uno strameritato podio e soprattutto a battere anche il poleman del sabato. Che dire su Jenson? Ottimo scudiero ed ottimo “acchiappa-punti” per un Mondiale Costruttori ancora in ballo! (Vero Felipe?) N.ROSBERG: 6-Per la prima volta dell’anno chiude alle spalle del più famoso e titolato compagno di scuderia, ma visto che tra Barcellona e Schumacher c’è sempre stato un ottimo feeling, questo settimo posto finale non è poi così negativo. Certo, essere doppiati dalle Red Bull e soprattutto dalle Mclaren è  un colpo basso difficile da digerire, ma a Barcellona il dominio RedBull/Mclaren è stato terrificante per tutte le altre scuderie (Mercedes e Ferrari comprese). M.SCHUMACHER: 6+Finalmente (per lui) si mette dietro il giovane compagno di team e può respirare un po’ dopo un inizio di stagione disastroso; finisce il suo ennesimo GP di Spagna doppiato, ma alle spalle del rivale storico Fernando Alonso. I bei tempi ormai sono lontani, ma vedere un sette volte campione del mondo che si accontenta delle briciole, bhè vuoldire proprio amare il “Dio Denaro”.  N.HEIDFIELD: 8Dopo le fiamme nelle libere e il salto delle qualifiche, Nick è stato artefice dell’ennesima rimonta by Pirelli già vista in alcuni GP d’inizio stagione. Terminare la gara all’ottavo posto dopo essere partiti ultimi vuoldire saper pilotare egregiamente una monoposto di F.1, ma con queste gomme ormai certi “miracoli” sono all’ordine del giorno! Va a finire che negli ultimi GP della stagione, alcuni piloti diserteranno le qualifiche per avere treni di gomme nuove in gara. V.PETROV: 5Partire nelle prime file e terminare la gara fuori dalla zona punti non è il modo giusto per farsi apprezzare dalla gente che conta (in F.1). Week end completamente differente rispetto al più esperto compagno di scuderia: buono, molto buono in qualifica, in gara si perde già nel corso dei primi giri. Lo si rivede sotto la bandiera a scacchi, ma doppiato e soprattutto senza un punto nel suo carniere. R. BARRICHELLO: s.vOnestamente non me la sento di dare un voto al povero pilota brasiliano vista la pessima situazione in cui è sprofondata la Williams Cosworth. Lontanissimo dai migliori, Rubens è vittima di una serie di problemi tecnici (e non solo) che stanno portando una gloriosa scuderia del passato al livello delle varie Marussia e HRT ovvero vetture da serie C. P.MALDONADO: 7-Anche l’altro sudamericano della Williams è vittima di una monoposto inaffidabile e piena di guai tecnici, ma almeno ha fatto sognare per un pomeriggio gli uomini del suo team quando nelle qualifiche del sabato è entrato nella Q3 mettendosi dietro un certo Michael Schumacher .  Un piccolo, ma importante passo in avanti per il fresco campione della GP2. A.SUTIL: 4Ormai è il fantasma del Sutil di un tempo: lontano dalla zona punti, l’ormai ex ragazzo prodigio della Force India non sembra più quel pilota pronto a fare il grande salto in qualche top team.Costantemente dietro il giovane compagno di squadra britannico, Adrian non ha ancora segnato nessun punto e se ci sommiamo le brutte notizie sull’ormai famosa aggressione al patron della Genii (comproprietario della Lotus Renault), la situazione si fa sempre più drammatica!  P. DI  RESTA: 5-Purtroppo per la seconda volta consecutiva, il miglior debuttante della stagione (almeno per il momento) non prende punti; la Force India 2011 non è certo una monoposto esaltante, ma lavorando sodo si può lottare ad armi pari con la Sauber e Toro Rosso ovvero la F.1 “dei normali”. K.KOBAYASHI: 7Ebbene sì; ancora una volta ecco un magistrale Kamui Kobayashi artefice della “solita” bella rimonta...domenicale! Per i meno attenti ricordo che il giapponese si è fermato nel corso del primo giro per cambiare un pneumatico a terra dopo una toccata durante i frenetici momenti del via: ripartito in ultima posizione, inizia a “mangiarsi” i rivali raggiungendo la zona punti e chiudendo in decima posizione alle spalle del compagno messicano! Chissà se avesse tra le mani una Mclaren o Red Bull? S.PEREZ: 7E’ tornato l’eroe di Melbourne! 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