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Frizione: quando si deve cambiare?

La frizione è un organo fondamentale dell’autoveicolo che trasferisce il moto rotatorio del motore al cambio e alla trazione del veicolo.

Sintomi dell’usura del disco frizione

Il primo sintomo è l'aumento della durezza e l'allungamento della corsa del pedale della frizione. Bisogna prestare attenzione però poichè alcune frizioni di ultima generazione, quelle autoregistranti SAC, fanno in modo che la durezza e la corsa del pedale rimangano invariate per tutta la loro vita.

Diventa quindi importante eseguire la sostituzione agli intervalli programmati per evitare un fermo improvviso dell'autovettura.

Un altro sintomo è lo slittamento in fase di partenza o in regime di coppia massima

Se il disco non è usurato, ma ci sono problemi

I problemi fondamentali che si possono riscontrare in una frizione, anche quando il disco non è ancora usurato, sono:

- La frizione non stacca (non è più possibile ingranare le marce)

- La frizione slitta (aumento improvviso del regime motore)

- La frizione strappa (l’autovettura procede a balzelli)

- La frizione è rumorosa

Consigli Pratici

- In caso di sostituzione è necessario cambiare l’intero KIT frizione (meccanismo, disco e reggispinta)

- Nelle vetture con motore equipaggiato con volano doppia massa, potrebbe essere necessario sostituire oltre al KIT anche il volano

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Auto

L'Assogomma e il Federpneus hanno voluto fornire una precisione sull'utilizzo degli pneumatici invernali. Gli penumatici invernali si possono usare tutto l'anno o si può essere sanzionati? Negli ultimi tempi era stato segnalato da molti rivenditori di penumatici il divieto di montaggio di pneumatici invernali prima del 15 novembre. Tale divieto era arrivato in particolare da compagnie di noleggio a lungo termine o da proprietari di flotte aziendali. Le associazioni Assogomma e Federpneus hanno voluto comunicare che secondo i riferimenti di legge gli pneumatici invernali non hanno limiti temporali di impiego, anzi possono essere utilizzati tutto l'anno senza alcun tipo di sanzione. Ovviamente questo discorso è valido per tutti gli pneumatici che hanno i requisiti specifici indicati nella carta di circolazione della vettura di riferimento per ciò che riguarda misura, indici di carico, codici di velocità. Assogomma e Federpneus ricordano che "si possono montare pneumatici invernali con codici di velocità inferiori a quelli previsti dalla carta di circolazione fino a Q, ossia 160 km/h. In tale caso, così come prescritto dalla circolare 104/95 del Ministero dei Trasporti, che fa propria la Direttiva 92/23, tale configurazione è consentita in caso di impiego stagionale senza alcun riferimento specifico in termini temporali. Pertanto, non essendo al momento stabilito che cosa si intenda esattamente per in caso di impiego stagionale non è possibile elevare alcuna sanzione né tantomeno limitare la circolazione a quei veicoli che montano questi tipi di pneumatici. Se si volesse  far coincidere l’“impiego stagionale” con il periodo di vigenza minimo delle ordinanze, così come stabilito dalla Direttiva ministeriale dello scorso gennaio, cioè dal 15 novembre al 15 aprile, si dovrà per forza definire un periodo di almeno 30/45 giorni prima e dopo l’entrata in vigore, per consentire agli automobilisti e ai gommisti di ripristinare il treno di gomme idoneo per la stagione di riferimento.
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Volete controllare la pressione dei vostri pneumatici? Non è sicuro che i manometri delle stazioni di servizio vi dicano la verità. Indagine sul funzionamento dei manometri Proprio per verificare l'efficienza dei manometri, Automobile Club d'Italia e SicurAuto hanno condotto una indagine nelle stazioni di servizio urbane, extraurbane e autostradali. Sono state visitate 298 stazioni di servzio per un totale di 3.051 km percorsi ed è risultato che il 90% dei manomentri presenti è impreciso con alcuni casi di margine d'errore talmente grande da essere un pericolo per la sicurezza. Se infatti il 39% dei manometri sottoposto ad indagine lasciano gli pneumatici molto sgonfi pur indicando una pressione conforme a quella segnalata nel libretto di manutenzione dell'auto, il 36% li gonfia addirittura più del dovuto. Solo il 10% dei manometri verificati funziona in maniera corretta. Oltre al cattivo funzionamento dei manometri, l'indagine ha evidenziato anche altre stranezze. In 47 stazioni di servizio, il 16% del campione, i manometri sono rotti o non diponibili per gli automobilisti. In 10 stazioni i manometri sono addirittura sotto chiave. In 3 aree di servizio per misurare la pressione degli pneumatici bisogna pagare 1 euro. Addirittura in una area di servizio a Viale Marconi a Roma il costo per una misurazione degli penumatici arriva a 2 euro. La maggior parte dei manometri starati si concentra nel Centro Italia con l'86,5% e nel Sud Italia con il 75,8%. Considerando che la statartura media è di 0,3 bar, sono preoccupanti i dati emersi in Campania, dove un manomentro ha presentato un errore di -1,95 bar, e nel Lazio, con un manomento con erroe di 0,3 bar. Studi internazionali mostrano che 8 automobilisti su 10 viaggiano con gomme sgonfie. Questo comporta uno spreco di carburante di oltre 100 euro e un'emissione di 144 kg in più di CO2. Inoltre è stato ricontrato che il 16% degli incidenti che si sono verficati in Europa sono imputabili alla pressione non corretta degli pneumatici.
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Manutenzione

Sono state pubblicate a cura del Ministero dello Sviluppo Economico insieme al Ministero dell' Ambiente e all Ministero delle Infrastrutture e Trasporti le 10 regole per risparmiare carburante e per ridurre le emissioni di CO2. Bisogna ricordare che una corretta manutenzione dell'automobile, unita ad una guida attenta, permettono di risparmiare sul consumo di carburante e di ridurre le emissioni di CO2 addirittura del 10-15%. Le 10 regole in auto Accelerare in maniera graduale Inserire nel minor tempo possibile la marcia superiore, evitando di spingere il motore a regimi elevati nei rapporti intermedi Mantenere una velocità moderata ed uniforme Evitare frenate brusche e inutili cambi di marcia. Tutti comportamenti di guida che non solo fanno consumare più carburante, ma aumentano anche le emissioni di CO2 nell'ambiente Decelerare rilasciando gradualmente l'acceleratore e tenendo la marcia innestata Spegnere il motore quando non è necessario tenerlo acceso, solo se a veicolo fermo Mantenere la pressione degli pneumatici entro i valori raccomandati per ogni stagione. Si raccomanda inoltre di evitare di utilizzare pneuamtici invernali durante la stagione calda Rimuovere i portapacchi e i portasci quando non sono necessari. Questi infatti vanno a peggiorare la dinamica del veicolo influendo in particolare sui consumi di carburante Utilizzare i dispositivi elettrici solo quando necessario. Il consumo di elettricità del lunotto termico, del tergicirstalli, delle luci supplementari, ad esempio, fanno aumentare il consumo di carburante Limitare l'uso del climatizzatore, che da solo fa aumentare il consumo di carburante del 25%  
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