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GP d'Australia: Marquez cade, Rossi vince

Al GP d'Australia Rossi vince una emozionante sfida con Lorenzo e approfitta della caduta di Marquez a 10 giri dal termine, conquistando una vittoria importantissima per la corsa al secondo posto.

Bisogna dirlo: Rossi aveva dichiarato di aver messo nel mirino il secondo posto di questo Motomondiale e da allora ha lottato con grande coraggio rispolverando il suo indubbio valore. La caduta di Marquez è stata determinante per questo successo nel GP d'Australia, dato che lo spagnolo - già campione di questo 66° Motomondiale - continua ad essere irraggiungibile. Ma basta analizzare i piazzamenti di Rossi per rendersi conto che sta disputando un'ottima stagione con un secondo posto più che meritato: 2 vittorie, 4 secondi posti e 4 terzi posti sui 16 disputati finora. Quando mancano solo i GP di Malesia e Comunità Valenciana, Rossi può vantare un margine di 8 punti su Lorenzo e 25 su Pedrosa. L'unico pilota italiano in mezzo ai dominatori spagnoli.

L'inizio di questo GP d'Australia è stato targato dal trio Marquez, Lorenzo e Rossi. Con Marquez al comando e Pedrosa ritiratosi per dei danni alla moto dopo l'incidente con Iannone, la scena era tutta per loro: Rossi e Lorenzo, Lorenzo e Rossi. A partire dal sorpasso dell'italiano ai danni dello spagnolo a 18 giri dal termine, abbiamo assistito ad una serie di sorpassi e controsorpassi. Esce vincente da questa sfida il Dottore che, a 10 giri dalla fine, passa in testa approfittando della caduta di Marquez. Lorenzo in calo a causa delle gomme si accontenta del secondo posto.

Marquez al GP d'Australia 2014

Marquez cade al GP d'Australia 2014

Col Marquez più "umano" visto negli ultimi tempi, che in Australia - a differenza di Misano - è caduto mentre era al comando in tutta tranquillità, verrebbe da chiedersi se il Motomondiale avrebbe preso una piega diversa qualora fosse iniziato di recente. Una cosa è certa, Valentino ha di nuovo fame e conquista un'altra vittoria, questa in Australia, arrivata al 250° GP della sua carriera e che rappresenta una crescita e un motivo di ottimismo per la prossima stagione.

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  Si riunisce la Commissione Formula 1 che decide sulle novità per la stagione 2015: abolizione dei doppi punti al GP di Abu Dhabi, rinuncia alla ripartenza da fermo per safety car, comunicazioni radio illimitate, regolamentazione motori invariata. Vediamo le novità della Formula 1 2015 punto per punto. La Commissione Formula 1 si riunisce per valutare alcune regole per la prossima stagione di Formula 1 2015. Sono in molti a chiedere delle modifiche che possano rendere la vita più difficile ai piloti rendendo le gare più avvincenti. Vi avevamo parlato tempo fa della proposta, ad esempio, di limitare le comunicazioni radio. Vediamo le decisioni che ha preso la Commissione riunitasi martedì a Ginevra (Svizzera) - con la partecipazione della nuova coppia Ferrari Marchionne-Arrivabene -, sulle quali l'ultima parola spetta al Consiglio Mondiale della Fia che si riunirà il 3 dicembre a Doha, in Qatar. Doppi punti Abu Dhabi Una prima novità per la Formula 1 2015 è che la Commissione ha abolito il bonus dell'ultimo GP, quello di Abu Dhabi, che vedeva l'attribuzione del doppio dei punti ai piloti rispetto agli altri Gran Premi. Questa regola, che nasceva su richiesta di Bernie Ecclestone con l'obiettivo di mantenere i giochi aperti il più possibile, ha avuto vita breve, venendo applicata soltanto quest'anno (2014). Dal 2015, quindi, anche il Gran Premio di Abu Dhabi metterà in palio gli stessi punti degli altri Gran Premi. Ripartenza da fermo per safety car Dalla stagione di Formula 1 2015 sarebbe dovuta partire una nuova regola secondo la quale dopo l'ingresso della safety car le monoposto avrebbero dovuto effettuare una nuova partenza posizionandosi sulle griglie nella posizione in cui si trovavano al momento dell'ingresso della safety car. Ebbene, anche questa regola è stata abolita dalla Commissione secondo cui i guadagni in termini di spettacolarità sarebbero minori dei rischi di collisione o di errore. Stop alle comunicazioni radio Riguardo alla proposta di limitare le comunicazioni radio, la Commissione si pronuncia con un parere negativo: nel campionato di Formula 1 2015 le comunicazioni saranno libere al 100%. Di certo questo va contro alle richieste di aumentare la difficoltà di guida dei piloti: anzi, con gli ingegneri e i tecnici che possono comunicare liberamente con loro si va nella direzione opposta. Power Unit e motori Nella Formula 1 2015 non ci saranno cambiamenti - come auspicato da molti - ma si proseguirà con le Power Unit con le specifiche congelate entro il 28 febbraio 2015 e la possibilità di intervenire su non oltre il 48% dei componenti. Intant Caterham, in linea con quest'aria di riconferme delle regole, ha chiesto di poter usare le power unit del campionato trascorso anche l'anno prossimo.
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Maurizio Arrivabene è il nuovo team principal Ferrari in sostituzione di Marco Mattiacci. Lo annuncia Ferrari in una nota con le dichiarazioni di Marchionne su Arrivabene e una lettera indirizzata alla Gestione Sportiva. Già quando l'arrivo di Vettel alla Ferrari era ufficioso vi avevamo chiesto sulla nostra pagina Facebook di commentare la notizia: ebbene, come abbiamo riportato nell'articolo sul mercato piloti di F1, in quell'occasione erano piovute molte critiche sulla sostituzione di Alonso, sull'ingresso in Ferrari di Marchionne e sulla gestione Mattiacci. Probabilmente c'è dunque da accogliere in modo positivo la sostituzione del team principal per tentare di dare una svolta ad un passato recente non proprio esaltante per una scuderia abituata a vincere. 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Dal 2012 è membro indipendente del board della Juventus FC SpA. Dal 2011 al 2012 è stato membro della Sport Business Academy (SDA Bocconi School of Management e RCS Sport), nel Program Advisory Team. Maurizio Arrivabene durante i suoi anni in Philip Morris ha sempre seguito in prima persona la partnership con la Ferrari sia a Maranello sia sui circuiti nel mondo. Dal 2010 è inoltre membro della F1 Commission in rappresentanza di tutte le aziende sponsor della Formula 1. Una notizia importante, dunque, con un nome di spicco e già legato in parte al mondo Ferrari e alla Formula 1 che Sergio Marchionne spiega così: "abbiamo deciso di nominare Maurizio Arrivabene perché in questo momento storico della Scuderia e della F1 abbiamo bisogno di una persona che conosca a fondo non solo la Ferrari ma anche i meccanismi di governance e i bisogni di questo sport. Maurizio ha un patrimonio di conoscenze unico perché da anni è stato veramente vicino alla Scuderia e, come membro della F1 Commission, ha ben chiaro le sfide che ci attendono. È stato una fonte costante di idee innovative volte al rinnovamento della Formula Uno. Estremamente importante è l'esperienza manageriale che ha maturato fino ad oggi in un mercato complesso e fortemente normato, un'esperienza che lo aiuterà a gestire e motivare la squadra. Sono felice di aver acquisito la sua leadership per le nostre attività sportive". La nota della Ferrari contiene solo nella parte finale i ringraziamenti di Marchionne a Mattiacci, un rapporto durato poco - dato il recente ingresso di Marchionne in Ferrari - e destinato inesorabilmente a terminare: "Vogliamo anche ringraziare Marco Mattiacci per il suo contributo alla Ferrari negli ultimi 15 anni e gli auguriamo il meglio per le sue sfide future". La lettera di Marchionne alla Gestione Sportiva Un periodo di cambiamenti che serve a motivare l'ambiente, a porsi nuovi obiettivi e a superare i limiti raggiunti negli scorsi anni. Marchionne per rinforzare il concetto pensa bene di indirizzare una lettera ai dipendenti della Gestione sportiva per caricarli ulteriormente: "cari colleghi ho voluto scrivervi direttamente perché so che nessuno più di voi vuole vedere la Ferrari sul podio. Voi vivete di Ferrari almeno quanto la Ferrari vive di voi, della vostra passione e del vostro talento. Chi lavora alla Gestione Sportiva non lo fa solo perché ama le corse, ma perché sente di far parte di un progetto unico e speciale, perché ha la Ferrari nel Dna. Capisco la vostra delusione, alla fine di una stagione che tutti vorremmo dimenticare ma, come spesso accade nella vita, sono proprio i momenti bui quelli che ci spingono verso una fase di rinnovamento e di rinascita, perché ci costringono a trovare la forza e il coraggio per cambiare il nostro destino". Marchionne continua, poi, parlando del nuovo pilota, Sebastian Vettel: "è un grande pilota, che ha già collezionato una serie impressionante di record e ha la voglia e le capacità per continuare a dimostrare quello che vale. Crediamo sia la persona giusto per affiancare un altro grande talento, Kimi Raikkonen, che non solo ha l'esperienza e la maturità di un fuoriclasse, ma ha anche il desiderio di condividerle. Oltre ad essere entrambi campioni del mondo, Sebastian e Kimi sono uniti anche da una grande amicizia nella vita. Tutti noi sappiamo quanto sia importante, in questo momento, un sano spirito di squadra; uno spirito che nasce da persone che credono fortemente in un progetto e ne vogliono condividere impegno, sacrifici e risultati". Sergio conclude quindi con le aspettative: "il nostro obiettivo è molto semplice: conquistare il posto che ci spetta sia nel Campionato Costruttori sia nel Campionato piloti. Non possiamo accontentarci di nulla di meno. La leggenda Ferrari è stata costruita sulle vittorie ottenute con tenacia, sull'ambizione di puntare ogni volta a un traguardo più alto, sulla volontà di eccellere tanto nei risultati, quanto nel cammino compiuto per raggiungerli. La strada che abbiamo di fronte non sarà breve né facile. Ma la leggenda Ferrari non è nata seguendo le strade più comode. Il successo e la forza del marchio Ferrari sono strettamente collegati al mondo della Formula 1; da sempre le corse sono state il laboratorio di ricerca avanzata per tecnologie innovative e sofisticate destinate alle vetture stradali; da sempre le performance in pista sono una prova di carattere, una dimostrazione di cosa Ferrari sa fare. E' esattamente il motivo per cui dobbiamo tornare a essere competitivi; per cui Ferrari può e deve tornare a fare ciò per cui è stata creata: essere la migliore".
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Il GP di Abu Dhabi, ultimo del campionato di Formula 1 2014, termina con la vittoria di Lewis Hamilton che si aggiudica il titolo iridato. Vediamo le dichiarazioni di Hamilton e del suo rivale Nico Rosberg. Si conclude ad Abu Dhabi - che assegnava il doppio dei punti di un normale Gran Premio - il campionato 2014 di Formula 1 con la gara di Yas Marina sull'isola di Yas. Una corsa cominciata di giorno e terminata in notturna con l'uso di illuminazione artificiale che ha visto risplendere Hamilton con i colori dell'iride. Lewis Hamilton vince come si confà ai grandi campioni, senza troppi calcoli, senza troppe strategie, senza pensare ad accontentarsi di un terzo posto - che gli avrebbe dato comunque la vittoria -: comincia la gara balzando subito davanti, mostrando subito di non aver paura, di avere la vittoria nel DNA, e la conclude al primo posto. Dichiarazioni di Lewis Hamilton Dopo il GP di Abu Dhabi 2014, Hamilton è visibilmente felice e lo conferma twittando: "Wow! Questo è il più bel giorno della mia vita! Grazie a tutti per il vostro supporto". Dichiara anche: "non ho parole, voglio solo ringraziare tutti i fan venuti fin qui, la mia famiglia e il team che ha fatto un lavoro davvero incredibile durante tutto l'arco della stagione: senza loro non avrei raggiunto questo traguardo. Per me è ancora meglio della prima volta, anzi mi sembra questa la prima volta. È stata una battaglia avvincente per tutta la stagione, è indescrivibile spiegare quello che provo". Poi commenta la gara: "sono partito subito forte, poi potevo limitarmi a gestire la gara ma la macchina è stata fantastica, l'assetto perfetto. Nico Rosberg non ha mai mollato e ha lottato per tutto l'anno, è stato un avversario fantastico e mi dispiace che la macchina l'abbia tradito non consentendogli di duellare con me fino alla fine. È stato un avversario fantastico e professionale e mi tolgo il capello davanti a lui". Rosberg pensa già all'anno prossimo Anche Rosberg parla dei problemi tecnici che hanno condizionato la sua gara ma ammette: "non sarebbe cambiato molto, in fondo. Io ho continuato a crederci fino all'ultimo e ho spinto al massimo perché sono fatto così, ma devo fare i miei complimenti a Lewis che ha fatto una stagione migliore e meritava la vittoria. Dal canto mio, io sono soddisfatto di aver lottato con lui fino alla fine: sono cresciuto tanto e spero di poter fare ancora meglio nel 2015 concretizzando i risultati che ho ottenuto nelle prove".
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