Vi avevamo parlato di quanto fosse delicata la situazione di Uber Pop, sempre in mezzo alla diatriba tra i suoi sostenitori che lo ritengono legale e i suoi detrattori che ne contestano l'illiceità. Ebbene, un nuovo capitolo della interminabile vicenda sembra destinato a fare da deterrente all'utilizzo del servizio.
La polizia municipale di Torino ha sequestrato dei mezzi Uber Pop: in particolare, si tratta di un'auto, di un furgone e di un fuoristrada sequestrati dal Nucleo Sequestri di Torino. Il servizio UberPop era attivo nella città piemontese da circa un mese con un discreto successo. Bisognerà vedere cosa accadrà ora che i guidatori hanno ricevuto multe per 2 mila e 200 euro, due verbali di fermo amministrativo e uno di sequestro (finalizzato alla confisca) per ciascun veicolo e patente sospesa.
La violazione è quella ormai nota: utilizzare la propria auto come autista UberPop viola l'articolo 86 del codice della strada: "chiunque, senza avere ottenuto la licenza prevista dall'articolo 8 della legge 15 gennaio 1992, n. 21, adibisce un veicolo a servizio di piazza con conducente o a taxi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.761 a euro 7.045. Dalla violazione conseguono le sanzioni amministrative accessorie della confisca del veicolo e della sospensione della patente di guida da quattro a dodici mesi". Sono stati fermati un furgone Fiat Scudo al terminal dei bus di corso Vittorio Emanuele II, una Suzuki Vitara presso il Parco della Tesoriera, in corso Francia, e una Lancia Delta in piazza Bernini.
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