T-Red è il sistema digitale tramite il quale vengono identificati gli automobilisti che passano il semaforo con il rosso. Come l'Autovelox, la telecamera semaforica funziona tramite la lettura della targa e può vantare una percentuale di successo del 100%. La presenza del "rosso" nel nome non è dovuta soltanto al rosso del semaforo ma anche alla tecnologia ad infrarossi: T-Red utilizza due telecamere, una a colori che monitora e registra l'incrocio quando il semaforo è rosso, l'altra con tecnologia ad infrarossi che identifica la targa leggendola 50 volte al secondo. Prodotto dalla Kria, il sistema è integrato da un'unità centrale in grado di gestire un numero illimitato di sistemi T-Red.
Dopo varie modifiche, le ultime nel 2013, l'art. 146 del codice della strada prevede che: "il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del semaforo o dell'agente del traffico vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 162 a euro 646". Viene specificato in seguito che se si tratta della terza violazione in due anni si incorre anche nella sospensione della patente da uno a tre mesi.
La legge prevede inoltre che "il trasgressore è ammesso a pagare, entro sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione, una somma pari al minimo fissato dalle singole norme. Tale somma è ridotta del 30% se il pagamento è effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione."
Quindi la multa minima per aver superato l'incrocio con semaforo rosso è di euro 113,4 se pagata entro cinque giorni, euro 162 entro 60 giorni ed euro 324 a partire dal 61° giorno (l'importo raddoppia se non pagata entro 60 giorni). Le somme non tengono conto di eventuali aggravanti della violazione: ad esempio è previsto l'aumento del 33% dell'importo se la violazione è commessa di notte, dopo le ore 22 e prima delle ore 7.
La violazione costa inoltre 6 punti (12 per i neopatentati) della patente al conducente del veicolo, il quale va dichiarato dall'intestatario del mezzo.
Molte diatribe hanno riguardato i semafori con T-Red con numerosi ricorsi e richieste di rimborso. A scatenare le polemiche sono la taratura del sistema - che sembrerebbe scattare già prima che la luce rossa del semaforo si accenda - e la durata del giallo, che dovrebbe dare il tempo di liberare l'incrocio ai veicoli in transito; durata che sarebbe stata addirittura ridotta, in particolare lungo la Cassanese, con lo scopo di aumentare il volume delle infrazioni. Altri automobilisti e autisti di mezzi pesanti accusano le amministrazioni di aver studiato i punti in cui installare i T-Rex per ottenere più contravvenzioni possibile.
Nel Comune di Sarzana, ad esempio, circa 300 automobilisti (tra cui 12 autisti di pullman) hanno combattuto contro la multa di 131,50 euro e i 6 punti in meno alla patente inflitti a causa di un semaforo in cui il colore giallo persiste per soli 5 secondi a fronte dei 49" del verde e dei 30" del rosso. Anche i sindacati si sono schierati a favore di automobilisti e autisti: la Cgil ad esempio li ha ribattezzati come "semafori fuorilegge". A Perugia 12 T-Red hanno colpito i guidatori dal luglio 2006
all’agosto 2008.
Altre questioni inerenti ai T-Red sono quelle a Segrate, dove i secondi per il passaggio dal giallo al rosso sono addirittura 4: in questo caso si aggiungevano presunte gare d’appalto pilotate per l'installazione dei "semafori intelligenti". Nonostante due condanne relative agli appalti e nonostante non ci fosse quel decimo di secondo previsto per iniziare la rilevazione con le telecamere del T-Red dell'infrazione dopo l'accensione del rosso semaforico, i giudici - in una sentenza attesa da 7 anni - ritennero che non ci fossero i presupposti per il risarcimento degli automobilisti multati dato che "i T-red in questione sono semafori regolari e omologati dal competente ufficio del ministero dei Trasporti".
Qualche curiosità: sulla Cassanese i segnalatori fruttarono al Comune 2,4 milioni di euro prima di essere sostituiti dalle rotatorie; in appena sei mesi del 2006 circa 40 mila automobilisti furono individuati dal T-Red per non aver superato l'incrocio in tempo.
L'articolo 41 del Codice della Strada disciplina i segnali luminosi e prevede, riguardo ai semafori, le seguenti definizioni:
Prevede inoltre che:
Come per gli altri segnali, la segnaletica deve essere, quindi, correttamente predisposta e mantenuta efficiente. Poiché i semafori sono disposti per disciplinare gli incroci, è da considerarsi valida anche la regola primaria di "diminuire la velocità in prossimità di un incrocio".
Anche i giudici di Milano sottolineano che al giallo è già necessario fermarsi e che si può attraversare "solo nel caso eccezionale in cui l'arresto possa costituire pericolo". Ciò considerato, perdono consistenza le accuse secondo le quali la "colpa" di tante contravvenzioni sia dell'insufficiente durata del giallo.
Molti mettono comunque in discussione la liceità del sistema: ipotizzando un tempo di reazione di circa un secondo e uno spazio di frenata variabile (a seconda di velocità, peso del veicolo, stato dei freni e numerosi altri fattori) qualche dubbio sul fatto che 4 secondi di luce gialla siano sufficienti può sorgere.
Effettuare le verifiche necessarie a stabilire se le apparecchiature funzionano in modo indebito o meno, naturalmente, è compito della Magistratura. Vediamo quindi in quali casi è possibile proporre ricorso per evitare la sanzione da semaforo rosso con telecamera T-Red:
In tutti questi casi il verbale e la relativa multa non andavano irrorati e possono essere annullati dal giudice: fare ricorso contro il T-Red in questi casi può essere conveniente.
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