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9 manometri su 10 non funzionano nelle stazioni di servizio

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Volete controllare la pressione dei vostri pneumatici? Non è sicuro che i manometri delle stazioni di servizio vi dicano la verità. Indagine sul funzionamento dei manometri Proprio per verificare l'efficienza dei manometri, Automobile Club d'Italia e SicurAuto hanno condotto una indagine nelle stazioni di servizio urbane, extraurbane e autostradali. Sono state visitate 298 stazioni di servzio per un totale di 3.051 km percorsi ed è risultato che il 90% dei manomentri presenti è impreciso con alcuni casi di margine d'errore talmente grande da essere un pericolo per la sicurezza. Se infatti il 39% dei manometri sottoposto ad indagine lasciano gli pneumatici molto sgonfi pur indicando una pressione conforme a quella segnalata nel libretto di manutenzione dell'auto, il 36% li gonfia addirittura più del dovuto. Solo il 10% dei manometri verificati funziona in maniera corretta. Oltre al cattivo funzionamento dei manometri, l'indagine ha evidenziato anche altre stranezze. In 47 stazioni di servizio, il 16% del campione, i manometri sono rotti o non diponibili per gli automobilisti. In 10 stazioni i manometri sono addirittura sotto chiave. In 3 aree di servizio per misurare la pressione degli pneumatici bisogna pagare 1 euro. Addirittura in una area di servizio a Viale Marconi a Roma il costo per una misurazione degli penumatici arriva a 2 euro. La maggior parte dei manometri starati si concentra nel Centro Italia con l'86,5% e nel Sud Italia con il 75,8%. Considerando che la statartura media è di 0,3 bar, sono preoccupanti i dati emersi in Campania, dove un manomentro ha presentato un errore di -1,95 bar, e nel Lazio, con un manomento con erroe di 0,3 bar. Studi internazionali mostrano che 8 automobilisti su 10 viaggiano con gomme sgonfie. Questo comporta uno spreco di carburante di oltre 100 euro e un'emissione di 144 kg in più di CO2. Inoltre è stato ricontrato che il 16% degli incidenti che si sono verficati in Europa sono imputabili alla pressione non corretta degli pneumatici.

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Le 10 regole per risparmiare carburante e ridurre le emissioni CO2

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Sono state pubblicate a cura del Ministero dello Sviluppo Economico insieme al Ministero dell' Ambiente e all Ministero delle Infrastrutture e Trasporti le 10 regole per risparmiare carburante e per ridurre le emissioni di CO2. Bisogna ricordare che una corretta manutenzione dell'automobile, unita ad una guida attenta, permettono di risparmiare sul consumo di carburante e di ridurre le emissioni di CO2 addirittura del 10-15%. Le 10 regole in auto Accelerare in maniera graduale Inserire nel minor tempo possibile la marcia superiore, evitando di spingere il motore a regimi elevati nei rapporti intermedi Mantenere una velocità moderata ed uniforme Evitare frenate brusche e inutili cambi di marcia. Tutti comportamenti di guida che non solo fanno consumare più carburante, ma aumentano anche le emissioni di CO2 nell'ambiente Decelerare rilasciando gradualmente l'acceleratore e tenendo la marcia innestata Spegnere il motore quando non è necessario tenerlo acceso, solo se a veicolo fermo Mantenere la pressione degli pneumatici entro i valori raccomandati per ogni stagione. Si raccomanda inoltre di evitare di utilizzare pneuamtici invernali durante la stagione calda Rimuovere i portapacchi e i portasci quando non sono necessari. Questi infatti vanno a peggiorare la dinamica del veicolo influendo in particolare sui consumi di carburante Utilizzare i dispositivi elettrici solo quando necessario. Il consumo di elettricità del lunotto termico, del tergicirstalli, delle luci supplementari, ad esempio, fanno aumentare il consumo di carburante Limitare l'uso del climatizzatore, che da solo fa aumentare il consumo di carburante del 25%  

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Pneumatici estivi

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Tempo di vacanze, le temperature salgono. Non dimentichiamo che anche per la stagione estiva prima di mettersi in viaggio è meglio cambiare pneumatici. Il consiglio ci arriva da Assogomma. La primavera quest'anno è stata piuttosto breve e ci siamo catapultati dall'inverno direttamente all'estate, tanto da rendere appropriato il famoso detto "non ci sono più le mezze stagioni". Fatto sta che più del 20% degli automobilisti girano ancora con gomme invernali. Comportamento non corretto perchè è più sicuro viaggiare con pneumatici adeguati alla stagione nella quale ci si trova. Non ci credete? Test Assogomma e Federpneus hanno deciso di realizare un test per dimostrare che in estate i pneumatici invernali sono molto meno sicuri di quelli estivi, indipendentemente dal tipo di automobile. Per il test sono state scelte quattro vetture: Alfa Romeo MiTo, Alfa Romeo Giulietta, Maserati Gran Turismo Sport e Abarth 500. Ognuna delle automobili si è "sfidata" sulla pista con una automobile identica. Unico elemento differente erano le gomme. Un'auto montava pneumatici invernali, mentre l'altra pneumatici estivi. Le vetture sono state testate su un rettilineo di 300 metri dove hanno eseguito una serie di frenate d'emergenza nel medesimo punto del tratto stradale e con lo stesso pilota ad eseguire il test. Ne è risultato che le frenate d'emergenza eseguite con pneumatici estivi hanno registrato spazi di frenata pressochè identici, ma di 4 metri in meno rispetto alle frenate eseguite dalle automobili che montavano pneumatici invernali. Le frenate sono state eseguite prima ad una velocità di 60 km/h e poi di 80 km/h. i dati sono stati rilevati con un sistema di telemetria mentre un tecnico si occupava di registrare l'umidità dell'aria e le temperature di aria e asfalto. Il risultato è evidente. Con l'innalzarsi delle temperature le gomme estive frenano del 20% in più rispetto alle gomme invernali.  È importante inoltre ricordare che è necessario viaggiare sempre con pneumatici gonfi e la pressione a posto così da risparmiare carburante oltre a non consumare le gomme.

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La corretta gestione degli oli lubrificanti usati è una delle questioni inquinanti che più hanno ricevuto spazio da parte dei mass media negli ultimi anni. Ciò ha favorito la nascita di una "cultura del riciclo" che i cittadini stanno facendo propria.Nel 1982 è nato il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU), che opera per garantire sia la raccolta, sia il riciclo degli oli lubrificanti usati. Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati si occupa anche di informare l'opinione pubblica sui grandi rischi derivanti dalla dispersione di tali sostanze nell'ambiente. Questa attività operativa si articola in 4 fasi distinte: Raccolta Stoccaggio Analisi e classificazione Smaltimento (rigenerazione, combustione, trattamento, termodistruzione) Riciclo dell'olio usato Nei suoi 29 anni di attività, il COOU ha raccolto oltre 4.90 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato. Ben 4.34 milioni di tonnellate sono state rigenerate e hanno prodotto 2.40 milioni di tonnellate di oli base, quantità superiore del fabbisogno italiano degli ultimi cinque anni, oltre che gasoli e bitumi. Con le 530 mila tonnellate restanti si sono potuti sostituire combustibili e carbone nei cementifici. Solo lo 0,5% era non riciclabile e per evitare danni all'ambiente è stato termodistrutto. Risparmio La rigenerazione di olio lubrificante usato ha consentito all’Italia di risparmiare fino ad oggi quasi 3 miliardi di euro sulle importazioni di greggio. Dati del 2012 Nel 2012 il COOU ha raccolto 177 mila tonnellate di oli lubrificanti usati, la quasi totalità del potenziale raccoglibile. Questo risultato ha consentito di produrre 102 mila tonnellate di basi lubrificanti rigenerate oltre a gasolio e bitume. Anche nel 2012 è stata confermata la leadership dell'Italia nel campo del riciclo dei lubrificanti usati tramite rigenerazione.  Per saperne di più segui COOU anche sulla sua pagina Facebook.
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Gli automobilisti europei sono poco attenti ai pneumatici delle loro auto. È quanto emerge da una indagine condotta da Bridgestone, tra i più grandi produttori di pneumatici al mondo. Risultati dell'indagine I dati sono preoccupanti. Su 28.000 controlli gratuiti effettuati nel 2012 è risultato che: nel 2012 il 25% dei veicoli monitorati sono risultati avere pneumatici deteriorati o con pressione non nella norma. nel 2011 il 63% degli automobilisti circolava con pneumatici sgonfi, percentuale che nel 2012 è arrivata al 78%  addirittura il 25% dei veicoli viene fatto circolare con gomme consumate oltre il limite legale; questo valore nel 2011 era pari al 20%. Rischi I rischi della cattiva manutenzione dei pneumatici sono molteplici, non solo dal punto di vista economico, ma anche sul piano della sicurezza e dell'ambiente. Sprechi di carburante Basti pensare che la pressione insufficiente e il deterioramento dei pneumatici fa sprecare milioni di litri di carburante. Aumento emissioni CO2 Inoltre questi fattori fanno aumentare le emissioni di CO2 addirittura di 9.2 milioni di tonnellate ogni anno. Sicurezza Inoltre pressione insufficienti e deterioramento dei pneumatici mette in pericolo la sicurezza sulle strade, dal momento che diminuiscono la risposta dello sterzo e la stabilità e aumentano lo spazio di frenata. Crisi economica La scarsa manutenzione dei pneumatici da parte degli automobilisti europei va ricondotta alla crisi economica e ai conseguenti aumenti dei prezzi e diminuzione del potere d'acquisto.
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Dopo varie sperimentazioni arrivano finalmente sul mercato, a partire dal 2014, le gomme senza aria. Michelin e Bridgestone A sperimentare i penuemtici senza aria hanno già provveduto Michelin nel 2005 e poco dopo Bridgestone. Ma nè Bridgestone nè Michelin hanno ancora completato lo sviluppo delle gomme senza aria. Quindi è Polaris che commercializzarà i pneumatici senza aria a partire dal 2014. Polaris L'artefice di queste rivoluzionarie gomme senza aria è la società americana Polaris.  Polaris ha poco del colosso mondiale. Polaris infatti è una piccola società del Minnesota specializzata in veicoli per il fuoristrada, come i quad e le motoslitte. Piccola società che però va dritta all'obiettivo. Per sperimentare le gomme senza aria, Polaris ha acquisito la "Resilient Technologies", che aveva già sviluppato i penumatici senza aria per scopi militari. Quindi lo step successivo per Polaris era di rendere i pneumatici senza aria disponibili a tutti i consumatori. Le gomme senza aria Al posto della camera d'aria, a proteggere il centro delle gomme senza aria c'è un reticolo di esagoni in gomma. Inoltre i pneumatici senza aria prodotti da Polaris sono a prova di proiettile e di dissesti stradali, come ad esempio le buche. Le gomme senza aria che sarnno in vendita avranno un aspetto del tutto simile a quello delle gomme tradizionali. Polaris garantisce che i suoi penumatici senza aria sono più silenziosi e che rendono il viaggio più piacevole. Prezzo Per quanto riguarda il prezzo delle gomme Polaris non si ha ancora nessuna certezza, ma gli esperti del settore scommettono che i penumatici senza aria non potranno essere venduti ad un prezzo inferiore a 1.000 dollari ciascuno. 
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Con l’arrivo dell’inverno la tua auto ha bisogno di maggiori accorgimenti per affrontare il periodo più freddo dell’anno in totale sicurezza. Neve e ghiaccio devono essere presi sul serio e preparare l’auto in largo anticipo è una scelta molto intelligente. Anche la guida in questa fase dell’anno deve essere modificata perché affrontare in modo sicuro neve e ghiaccio potrebbe salvarvi la vita. In questo articolo cercheremo di capire come preparare la vostra auto in inverno, come gestire le condizioni di neve e ghiaccio, cosa fare in caso di incidente e cosa non deve mancare in auto prima di un lungo viaggio invernale. Guida invernale L’autunno è la stagione migliore per verificare di che cosa ha bisogno la vostra auto per affrontare l’inverno in totale sicurezza; eseguire questa operazione prima che cada il primo fiocco potrebbe evitarvi di rimanere bloccati per strada ed eludere pericolosi incidenti. Portate la vostra auto da un meccanico e controllate: Batteria Il livello dell’antigelo Riscaldamento Freni Sbrinatore Verificare che gli pneumatici abbiano un battistrada sufficiente,meglio ancora installare un set di pneumatici da neve Controllare le luci della vettura, sia quelle anteriori sia posteriori, in particolare le luci di emergenza e fendinebbia. Tergicristalli: installate spazzole invernali capaci di “tagliare” neve e ghiaccio, ma solo nel periodo invernale. Controllare gli ugelli del vostro parabrezza, a volte vengono bloccati da cera o detriti, usate uno spillo o un ago per liberarli. Il sale presente in strada può danneggiare la vernice della tua auto, il consiglio è di lavarla e risciacquarla il più possibile prevenendo corrosioni mantenendo il vostro veicolo come nuovo Questi sono piccoli accorgimenti per preparare l’auto alla guida invernale. Cosa non deve mancare in auto prima di un lungo viaggio invernale Un incidente in inverno potrebbe lasciarvi bloccati su strada per diverse ore, preparare la tua auto con alcuni elementi essenziali vi aiuterà a mantenervi al sicuro e pronti per qualsiasi evenienza. Se possibile tenere il serbatoio di carburante mezzo pieno per tutto l’inverno, ciò renderà l’accensione del veicolo più facile soprattutto nelle mattine fredde. Se si dispone di un cellulare, assicurarsi della carica della batteria. Un caricabatteria da auto è un dispositivo molto importante. Conservare sempre un raschietto per neve e ghiaccio, anche una pala da auto non è una cattiva idea. Un kit pronto soccorso è da tenere sempre a portata di mano. Coperte, vestiti, acqua e snack. Consigli di guida per Strade innevate e ghiacciate Imparare a manovrare il vostro veicolo di fronte alle intemperie dell’inverno è una cosa molto importante e potrebbe aiutarci ad arrivare a destinazione sani e salvi. Prima di partire, ascoltate la radio per gli annunci su incidenti, chiusure stradali e avvisi. Organizza il tuo percorso prima del tempo, per evitare che le strade diventano pericolose in caso di maltempo. Se una strada è chiusa o bloccata, non tentare di proseguire. Essere consapevoli del fatto che  ponti e cavalcavia sono i primi a ghiacciarsi. Rallentare prima di raggiungerli ed evitare improvvisi cambiamenti di velocità o direzione. Accelerare con dolcezza, girare lentamente, e frenare con attenzione. Allungare la distanza di sicurezza e anticipare la guida (frenare prime e più dolcemente, anticipare il cambio corsia). Non andare troppo lenti, l'auto ha  bisogno di un più slancio per non rimanere bloccati. Attenzione ai mezzi pesanti. Essi sono più pesanti rispetto alle auto e hanno bisogno di molto più tempo e distanze di arresto. I loro pneumatici tendono a spruzzare neve e pioggia in corsie parallele, ostacolando ulteriormente la visibilità. Se si dispone di un veicolo a quattro ruote motrici non essere troppo sicuri. Una maggior trazione aiuta in moltissime occasioni, ma fate attenzione in frenata. Vedere ed essere visti. Tenere sempre le luci accese durante la guida sotto la pioggia, neve e nebbia. Incidenti invernali: cosa fare Bufere di neve, fitta nebbia, ghiaccio, pioggia e scioglimento della neve spesso sono condizioni che rendono la guida invernale imprevedibile e pericolosa. Se vi trovate a guidare in una delle condizioni atmosferiche appena citate, guidate con cautela evitate di reagire in maniera eccessiva per mantenere il controllo totale della vettura. Nelle automobili con sistemi di antibloccaggio freni (ABS), i freni vengono automaticamente “pompati” per voi in una situazione di slittamento. Dovreste sentire il pedale del freno pulsare. Se si guida una macchina senza ABS, applicare una leggera pressione con un movimento di pompaggio ai freni. In caso di incidente, mantenere la calma, seguite questi suggerimenti per la sicurezza, e chiedere aiuto. Cercare di raggiungere il lato destro della strada, il più lontano dal traffico. Resta in auto con la cintura di sicurezza. Accendere le luci di emergenza per farsi notare dagli altri automobilisti. Richiamare l'attenzione al vostro veicolo. Se rimani bloccato nella neve, raddrizzare le ruote e accelerare lentamente. Evitare di girare le gomme e scavare più a fondo. Muovere il veicolo avanti e indietro.
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Stiamo ormai entrando nella stagione invernale. Ci arrivano dal mensile "Quattroruote" 10 facili suggerimenti per affrontare al meglio e limitando gli inconvenienti che il freddo può causare. 1. Durante l'inverno guidare anticipando diventa ancora più importante. Occorre guardare lontano e tenere sotto controllo l’ambiente circostante, monitorando costantemente gli specchi retrovisori. 2. La scarsa aderenza è sempre in agguato. Meglio guidare con dolcezza, evitando bruschi azionamenti di sterzo, acceleratore e freno per stabilire un’andatura dall’assetto “neutro”. 3. Sia in città che in un percorso extraurbano potrebbe presentarsi più frequentemente una situazione di emergenza o di pericolo. In caso di difficoltà di partenza su fondi a bassa aderenza come neve e ghiaccio può essere necessario escludere il sistema antipattinamento. Dopo la partenza è necessario verificare che il sistema si sia automaticamente riattivato. In ogni caso è sempre meglio consultare il manuale di uso e manutenzione della propria auto. 4. E' preferibile aumentare la distanza di sicurezza con il veicolo che ci precede. La distanza adeguata non è mai troppa in caso di fondi a bassa aderenza. 5. Meglio montare pneumatici specifici per la stagione, naturalmente su tutte e quattro le ruote. Gli pneumatici invernali sono prodotti con una mescola che migliora le prestazioni di aderenza alle basse temperature (al di sotto di +7°C), garantendo spazi d’arresto più contenuti. Bisogna prestare una maggiore attenzione alle catene da neve: l’aumento delle dimensioni dei cerchioni delle vetture moderne impedisce a sempre più veicoli di di ospitare le catene da neve. 6. Bisogna mantenere il più possibile pulito il vetro per ottenere una visibilità ottimale ed eventualmente trattate il parabrezza con prodotti che minimizzano la possibilità di appannamento e formazione di ghiaccio. Non dimentichiamoci di verificare che i tergicristalli siano a posto, la gomma infatti si deteriora sia con il caldo che con il freddo. Per viaggiare ancora più sicuri meglio controllare che il liquido lavavetri sia di tipo antigelo.   7. E' buona abitudine trattare le guarnizioni degli sportelli con appositi prodotti antigelo per ridurre il rischio di danneggiamenti e conseguenti bloccaggi a portiere e portelloni. 8.  Verifichiamo sempre che gli attacchi portasci siano ben assicurati e ricordiamoci che la loro presenza aumenta il consumo di carburante. 9. E' necessario controllare lo stato della batteria perchè l’inverno ne accelera e accentua i problemi. 10.  Per essere davvero attrezzati per eventuali situazioni di emergenza non sarebbe avere in auto un kit apposito con: pala pieghevole, coperta, guanti, spray “sgelante”. Ma ricordiamoci la regola fondamentale: guidiamo con prudenza!
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