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Cari amici di Nuvolari, l'attesa è finita. Nuvolari torna a farvi compagnia con le sue trasmissioni, sul digitale terrestre, in chiaro sul satellite e in live streaming gratuito. Digitale Terrestre Da martedì 11 marzo Nuvolari è in onda sul digitale terrestre sul canale 224. Basterà procedere  con la risintonizzazione e Nuvolari sarà di nuovo visibile sui vostri televisori. Satellite Dopo aver provveduto alla risintonizzazione, potrete vedere Nuvolari in chiaro sul satellite sul canale 44 di Tivù Sat, con copertura Italia, Europa e Mediterraneo (Eutelsat Hot Bird 13.0° Est, trasponder 7, frequenza 11334 MHz, polarizzazione orizzontale, symbol rate 27500, fec 3/4). Live streaming L'offerta di Nuvolari non finisce qui. Le trasmissioni sono disponibili anche in live streaming gratuito su pc, tablet e smartphone sulla piattaforma Italia Smart. Sarà suffciente iscriversi gratuitamente all'indirizzo www.italiasmart.tv o scaricare le app disponibili gratuitamente su Google-play, Samsung-Apps e App Store. Vi aspettiamo!
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Auto

La nuova campagna in programma da parte di ASAPS per la sicurezza stradale ci ricorda quanto sia importante allacciare le cinture di sicurezza quando si è in auto.  Da solo l'airbag non può salvarci in caso di incidente. Il bacio sull'airbag Le parole non bastano a persuadere le persone sull'importanza di viaggiare sempre con le cinture di sicurezza allacciate e allora ci pensa una fotografia.  Si tratta dell'immagine di un airbag esploso in seguito ad un incidente tra due automobili, sul quale sono rimaste stampate due labbra col rossetto, come un bacio sull'airbag. Airbag e cinture sempre allacciate Un brutto incidente con conseguenze diverse. La donna che ha lasciato l'impronta delle sue labbra sull'airbag indossava le cinture di sicurezza e, seppur ferita dopo l'incidente, se l'è cavata con pochi giorni di prognosi. Non è andata così per i tre occupanti dell'altra vettura. È stato rilevato che almeno due di loro non si erano allacciati le cinture. Uno di loro ha perso la vita. La foto dell'airbag col bacio è stata scelta per la nuova campagna sulla sicurezza stradale e per l'uso corretto dei dispositivi di sicurezza.
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Dopo il grande successo di Milano, Car2go, il servizio di car sharing privato gestito da Daimler, arriva a Roma. Car2go ha già messo a disposizione una flotta di 501 Smart coupé dislocate in varie zone della capitale, agili, poco inquinanti e con libero accesso alla ZTL di Roma. Come ci si iscrive Per poter usufruire del servizio di car sharing Car2go basta fare una preregistrazione online che poi dovrà essere confermata in uno dei punti di ritiro delle auto, portando con sè patente di guida e carta di credito. In cambio si riceverà la membercard. Punti di registrazione Car2go a Roma I punti per registrarsi e ritirare la membercard a Roma sono attualmente 4: Stazione Termini Stazione Metro B Bologna Stazione Metro A Flaminio Piscina delle Rose - EUR Quanto costa Car2go L'iscrizione annuale a Car2go costa 19,00 euro ed è comprensiva dei primi 30 minuti di noleggio. Tuttavia nella prima fase di lancio ci si iscrive gratuitamente. Si paga solo quando effettivamente si usano le automobili. I costi di noleggio partono da 0,29 euro al minuto. Per un'ora di utilizzo, con un massimo di 50 km percorsi, il costo di noleggio è pari a 14,90 euro. Chi volesse tenere un'auto per 24 ore, ma percorrendo sempre al massimo 50 km, spenderebbe 59,00 euro. Si spenderà 0,29 euro per ogni km successivo ai primi 50 km.
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Inizia oggi su ebay l’asta benefica che ha come protagonista la Opel Adam disegnata da Valentino Rossi. L’asta di beneficenza è stata organizzata dalla stessa Opel per finanziare l'Ospedale Pediatrico Meyer. L’Opel Adam disegnata seguendo le indicazioni di Valentino Rossi si chiama "Adam&Vale for charity". E certamente Valentino non poteva fare tutto da solo. Per realizzare questa speciale Opel Adam un team di 4 persone ha lavorato per più di 3 mesi sotto la guida del designer Aldo Drudi. La Adam&Vale for charity ha gli interni in pelle Dainese e si riconosce per la presenza del numero 46, dei colori fluo della scritta “The Doctor”. Non poteva mancare la firma di Valentino Rossi proprio sul cofano della Opel Adam. L’Ospedale Pediatrico Meyer utilizzerà i fondi raccolti per l’organizzazione delle attività della Ludoteca, dove i bambini ricoverati possono trascorrere delle ore di serenità con il gioco e i laboratori didattici.  
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Per mobilità oramai non si intende più il semplice spostamento con una macchina. Al giorno d'oggi, la connettività con il mondo è un elemento essenziale in qualsiasi momento della giornata, in special modo quando ci si trova in macchina.   E' per questo che Renault e Yahoo! hanno deciso di annunciare una partnership per offrire una mobilità interattiva accessibile a tutti. Una serie di progetti di comunicazione digitale integrata al mondo dell'automobile.   Il primo passo di questa nuova collaborazione è sicuramente la commercializzazione della serie limitata Yahoo! di New Twingo, Nuova Clio e Modus.   Queste le parole di Eric Zuber, Director Brand Promotion Renault: "Renault e Yahoo! condividono gli stessi valori di innovazione. La partnership con Yahoo! testimonia il coinvolgimento di Renault nel rendere l'automobile una fonte di progresso per l'umanità. L’accordo rientra nella strategia globale di Renault incentrata sulla riduzione delle emissioni di CO2 su tutti i modelli, proposti ad un prezzo abbordabile con i migliori standard di qualità e sicurezza, e la creazione di nuovi servizi per i clienti che utilizzano la  comunicazione digitale. Twingo, Clio e Modus, le tre serie limitate con griffe Yahoo! sono le auto più piccole della gamma Renault, con le emissioni più basse, un mix perfetto per l'integrazione della comunicazione digitale!"   Christophe Parcot, VP Sales EMEA di Yahoo! ha così commentato: "Non vediamo l’ora di avere le nuove vetture co-branded Yahoo! Renault. In quanto Società innovativa che opera nel più grande business a livello mondiale dei media, contenuti e comunicazioni digitali, Yahoo! è nella posizione ideale per essere partner di Renault ed esplorare come la comunicazione digitale possa integrarsi con l’auto di domani"   Ma in cosa si distinguono questi modelli speciali rispetto ai modelli di serie? Prezzo competitivo e un miglioramento degli standard di qualità, sicurezza e tecncologia.   A livello di look, si possono notare le sellerie in tonalità Dark Grey, con impunture grigie, con decoro tecnico sullo schienale dei sedili anteriori e - ovviamente - la griffe Yahoo!   Ulteriori dettagli estetici si riconoscono sulle plance, che offrono inserti in tinta Bianco Ghiaccio sulle maniglie interne di apertura porte, una cornice del tachimetro, e bocchette di areazione, oltre che gli altoparlanti.   E' ovvio che il lancio della gamma Renault Yahoo! è stato supportato in Italia da una struttura comunicativa che viaggia di pari passo con il mondo della musica e del web, cercando un pubblico giovane, a partire dal loro linguaggio.   Ecco perchè Renault Italia ha promosso un'inedita iniziativa, Renault Yahoo! Music Live: uno spazio apposito sarà creato dal 1° al 13 marzo a Milano, e dal 14 al 27 marzo a Roma: un club aperto a tuti per ascoltare tutti i giorni musica, collegarsi gratuitamente ad internet, per ascoltare ed assistere a concerti live.
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La Settimana Tricolore 2011, manifestazione di punta del ciclismo nazionale e appendice del Giro d’Italia, ospita, come da tradizione, le gare del campionato italiano su strada che quest’anno andranno di scena in Sicilia. Sono già più di 1200 gli atleti (tra cui 150 professionisti) iscritti per le varie categorie che accorerrano a Catania per l'evento dedicato agli appassionati del ciclismo e non. La Settimana Tricolore 2011 avrà inizio sabato 18 giugno 2011 alle ore 9:00 con le competizioni del campionato italiano su strada amatori Master 7/ Master 8/Women 1/2/3, per un percorso della durata di 70,3 chilometri. Alle ore 11:30 si proseguirà ancora con gli amatori Master 5/Master 6 (percorso di km 70,3); saranno sette le maglie tricolori assegnate per la categoria. Altre venti maglie tricolori saranno assegnate nel pomeriggio di sabato 18 giugno 2011 a Paternò, a seguito delle gare dei crono paralimpici (strada e hand-bike) che si svolgeranno in un percorso lungo 16,8 chilometri. Nei giorni successivi si entrerà nel vivo delle altre competizioni che vedranno coinvolte le categorie amatori, paralimpici, juniores maschile, juniores femminile, donne élite, under 23 maschile, fino alle gare valide per il campionato italiano su strada dei professionisti (élite con contratto) in programma sabato 25 giugno 2011 ad Aci Catena, che inizieranno alle ore 11:00. La giornata di sabato 25 giugno 2011 sarà dedicata alla memoria di Turi D’Agostino: imprenditore e uomo di sport originario di Aci Catena, oltre che autentico maestro di ciclismo, Turi ha dato un grande impulso al movimento ciclistico siciliano attraverso l’organizzazione di grandi eventi con cui è riuscito a portare in Sicilia diversi campioni di ciclismo. Il "Trofeo Turi D'Agostino" non sarà il solo riferimento alla memoria e alla storia del ciclismo della giornata di sabato 25 giugno 2011 poiché la gara del campionato italiano, nei suoi 234,9 chilometri, si svolgerà nello stesso percorso che, nel 1979, aveva visto trionfare in Sicilia Francesco Moser: il percorso, nove giri da 26,1 chilometri, raggiungerà vette pari ai 312 metri di Aci Sant’Antonio, per giungere fino al picco dei 577 metri di altezza a Trecastagni; seguirà poi la discesa fino a 359 metri a San Giovanni Li Puma e ancora una risalita fino a 365 metri ad Aci Bonaccorsi, con salita conclusiva dall’ingresso ad Aci Catena (172 metri) fino ai 203 metri di Piazza Santa Lucia. Un percorso che sembra adatto alle caratteristiche del palermitano Giovanni Visconti, campione d’Italia chiamato a difendere il titolo in Sicilia, così come per il messinese Vincenzo Nibali. La manifestazione organizzata dall'assessorato al Turismo della Regione siciliana e dalla Federazione ciclistica italiana, sarà presentata giovedì 16 giugno 2011, alle ore 11:30 presso l'hotel Baia verde di Aci Castello; saranno presenti alla presentazione Maria Antinoro, dirigente del servizio 8 (Sostegno alle attività sportive) dell’assessorato regionale al Turismo e Gianni Sommariva, vicepresidente nazionale della FCI. Nel corso della conferenza stampa, saranno illustrati le date, i luoghi e i tracciati di gara e i ciclisti partecipanti.   Per ogni ulteriore informazione e per consultare il programma completo dell'evento è possibile consultare il sito ufficiale della Settimana Tricolore 2011.
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Comprare una vettura è sempre un investimento da parte di una persona o di una famiglia. Spesse volte la scelta si basa su parametri estetici o prestazionali, senza dimenticarsi delle esigenze che il mezzo deve offrire.Talvolta però, si da per scontato, o non si prende in considerazione un parametro fondamentale per l'acquisto di un'auto: l'affidabilità.Dekra, società di revisione tedesca, grazie ad un database di 15 milioni di veicoli, ha stilato un indice di difettosità per ogni vettura. Un vero e proprio riferimento per chi deve effettuare un investimento come un'auto nuova.Per ogni categoria di veicolo, Dekra ha stilato un report che informa il numero di difetti che gli esperti della società hanno riscontrato nel veicolo. Una grande opportunità che si può ritrovare all'interno del sito www.nuvolari.tv, con una scheda Dekra al termine di ogni vettura presentata.
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Al salone di Francoforte, Renault si è mostrata come una delle case più attive nel presentare concept, modelli e sopratutto una mentalità ad inquinamento zero.Proprio quest'ultimo punto è stato il fulcro dei piani della casa francese, che punta forte nel 2011 come anno di decisa svolta tecnologica: la commercializzazioni di modelli di vetture che, dal punto di vista dell'impatto ambientale, risulteranno rivoluzionarie.Speciale Renault 1 - presentazione veicoli Z.E.roSpeciale Renault 2 - intervista a Jacques Bousquet (parte 1)Speciale Renault 3 - intervista a Jacques Bousquet (parte 2)
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l'auto e la moto sono responsabili di un tasso di mortalità più elevato dell'aids. Auto più sicure e controlli capillari, come tutor esteso anche alle autostrade, ottengono risultati limitati, almeno se rapportati all'entità degli investimenti. perchè la sicurezza dell'automobilista dipende essenzialmente dalla capacità di modulare i propri comportamenti in funzione delle regole del codice della strada, inteso come una sorta di memoria collettiva dell'esperienza dei singoli. Al contrario, le regole sono spesso disattese o peggio ancora, interpretate arbitrariamente a proprio uso e consumo. abbiamo intervistato alcune persone al riguardo, per le strade della Capitale, ma anche esperti del settore a 4 ruote, primo fra tutti Emanuele Pirro, 5 volte vincitore della 24 ore di Le Mans "Noi viviamo in un paese anarchico per il traffico e mi dispiace un pò. Mi chiedo quasi tutti i giorni perchè c'è cosi tanto caos nelle strade. Da una parte ci sono gli automobilisti che girano un pò come vogliono loro pensando che le regolo sono una cosa che vale per gli altri ma che per noi sono un'eccezione. dall'altra devo dire che però." Pirro ha poi proseguito parlando di regole che in Italia talvolta non sono congrue, se non anacronistiche. Un esempio è il limite di velocità di 20-10 km/h che possono creare un pericolo per la guida. Emanuele fece questa domanda al sottosegretario ai trasporti, e quest'ultimo rispose "si ma in quel caso bisogna interpretarli i limiti" la colpa quindi è solo degli automobilisti? O è anche di chi fa le regole? Noi però non ci siamo fermati e abbiamo chiesto ulteriori delucidazioni a Fabio Lucidi, psicologo de La Sapienza di Roma. E potrebbe sembrare un controsenso vedendo come il volo, simbolo di pericolosità e libertà, pone al proprio centro il concetto di "regola" e la sua osservanza. Perchè un pilota è cosciente che la propria azione è potenzialmente pericolosa anche se a conti fatti, osservando le cifre non lo è. Il punto è che il modo di comportarsi è molto dissimile da quanto si vede in strada. Le regole, come spiega il comandante delle Frecce Tricolori Mario Ferrante, sono la base per poter effettuare le evoluzioni. E questa coscienza delle regole dovrebbe essere la stessa sia per il cielo, che per le strade.
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  Con i primi caldi, ecco la voglia di poter fare a meno della propria auto e cavalcare una motociclettaGià, ma come riconoscere un buon affare da una potenziale fregatura?Esistono delle piccole regole da mettere in pratica una volta che si vuole comprare una moto usata.Primo consiglio innanzitutto. Se potete, fate analizzare la moto dal vostro meccanico di fiducia, o comunque da un conoscente che sia pratico ed esperto del mondo dei motori. Non potete? Ecco allora qualche accortezza da seguireL'apparenza non ingannaFin dal primo sguardo di una moto si può capire lo 'stato di mantenimento' del mezzo. E' dai piccoli graffi o dalle ammaccature che si capisce se il proprietario ha tenuto con cura la moto, oppure se è stato, diciamo...'sbadato', o se si è 'dimenticato' di informarvi al riguardo.Talvolta, dietro una piccola riga si può celare una 'spaccatura'. Inoltre, focalizzatevi sulla verniciatura della moto, e controllate se non ci siano tinte omogenee. Questo potrebbe essere un segnale di 'riverniciatura' di una parte eventualmente danneggiata. Ulteriore controllo sui graffi, va fatto notando il carter motore, i pedalini, gli tabilizzatori, le estremità della frizione e del freno anteriore, la lea del cambio, gli specchietti e gli indicatori di direzione. Infine, è fondamentale osservare il livello di usura degli pneumatici.Telaio e manubrioSalite in sella alla moto e verificate che il manubrio non sia storto. Se c'è la possibilità (e di solito c'è), provate a fare un veloce giretto con la moto, anche per capire se il telaio non sia storto (la moto nel qual caso tenderà ad andare da una parte piuttosto che dall'altra). Non serve chissà quale test, basta semplicemente trovare un rettilineo e andare ad un'andatura 'sostenuta' (nei limiti del codice della strada ovviamente!). Controllate anchela zona del canotto di sterzo ed i fine-corsa.MotoreCon l'occasione di poter provare la moto, possiamo fare una prima, piccola, analisi del motore. Partendo dal presupposto che non siamo dei meccanici, la prima cosa da notare è l'accensione: se la moto, da fredda, si accende subito, è un buon segno di mantenimento della batteria e, sopratutto, delle candele. Una volta accesa si possono notare i fumi dello scarico: se il fumo è di colore azzurro (o bluastro), significa che il motore consuma olio-motore; inoltre, si può notare se il 'minimo' del motore tiene e, una volta scaldata, la modalità con cui prende giri la moto se ha una progressione lineare, oppure se va incontro a prolemi di erogazione.TrasmissioneUn buon metodo per controllare lo stato d'usura del gruppo trasmissione è l'analisi dei denti della corona: se si mostrano quasi appuntiti, il referto è uno: corona da cambiare a breve! Inoltre, è opportuno verificare la tensione della catena stessa: se risulta lenta, con il tendicatena al limite, anch'essa deve essere sostituita.Forcelle e FreniPer poter controllare le forcelle, basta semplicemente salire in sella e vedere se non affondano troppo. Un buon metodo può anche essere quello di sollevare dal manubrio la moto stessa, e lasciarla andare. Se la forca affonda troppo velocemente e non torna in posizione, è segno che la molla interna ha lavorato troppo. Inoltre, è fondamentale vedere se non ci siano perdite dai paraoli. Capitolo freni; è scontato dire che basta vedere il 'mordente' della pinza sul cerchio, ma questo non basta. Si deve controllare lo stato dei dischi stessi: annerimenti o righe marcate sono segnali di usura!
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Di Mauro CoppiniNumerosi e contrastanti i messaggi che il salone di Francoforte invia al mondo dell’auto. Il primo, inequivocabile, è quello che l’industria tedesca sottolinea con forza attraverso l’opulenza degli allestimenti e la straripante abbondanza dei contenuti: 'l’auto - sembrano dire - è affar nostro'. Almeno quella che fa della qualità costruttiva e dell’innovazione continua una fede che neppure la crisi riesce ad incrinare e che si traduce in una potenza di fuoco alimentata da una incrollabile fiducia in un prodotto il cui potenziale, dopo più di cento anni di vita, è ancora tutto da esplorare. Un atteggiamento che non tutti i costruttori sono davvero disposti a condividere nei fatti.A tanta ostentazione di sicurezza fa invece scomodo riscontro un certo senso di indeterminatezza per quello che riguarda il domani. Nessun dubbio sul futuro dell’auto ma tanta incertezza su quella che sarà l’auto del futuro. L’impressione è quella di una industria simile ad una nave costretta a navigare a vista in un mare di nebbia. L’equipaggio ha tutti i sensi all’erta ma proprio lo stato di tensione può giocare brutti scherzi suggerendo ostacoli o vie di fuga che rischiano di rivelarsi solo proiezioni di una mente impaurita. In sintesi: visto che nessuno è in grado esplorare le strade che portano al domani, tanto vale provarle tutte. Il risultato e che anche le marche più prestigiose tendono ad adottare strategie generaliste, pronte ad abbandonare quelle nicchie che fino ad ora li hanno protetti ma che d’improvviso si sono rivelate anguste come trappole. Neppure marchi elitari come Ferrari e Porsche si sottraggono a questa tendenza e non esitano ad ampliare la gamma produttiva alla ricerca di nuove opportunità di mercato.Un terzo tema di riflessione riguarda la coesistenza forzata, all’interno della rassegna tedesca, di due anime tra loro contrapposte. Da una parte la spasmodica attenzione al contenimento di consumi ed emissioni. Obiettivo naturalmente più che legittimo anche se l’impressione è che in molti casi si tratti soprattutto di un interesse di facciata o quanto meno del necessario adeguamento ad un sentire politicamente corretto. Dall’altra, invece, la corsa alla crescita di dimensioni, pesi e potenze non da segni di arrestarsi. Al contrario: le auto ecologiche si specchiano nel loro contrario e la sensazione è che siano proprio questi ultimi i modelli dedicati davvero al mercato.E così nello stand BMW il prototipo di una sportiva capace di prestazioni simili a quelle di una attuale M3 ma con consumi inferiori a quelli di una utilitaria,convive non senza qualche imbarazzo, con una X6 ibrida da 580 cv complessivi.Realizzazione affascinante ma che rimanda ad un uso improprio della motorizzazione ibrida che tende a trasformare quella che passerà alla storia come l’innovazione che più ha caratterizzato il primo decennio del 2000, in una specie di turbo del futuro. Dall’ecologia al tuning il passo è più breve di quello che sembra.Il problema è che in questo periodo è politicamente scorretto suggerire che diventare più verdi possa comportare correzioni al ribasso, anche minime, al nostro stile di vita. L’industria dell’auto sembra voler andare ancora oltre nel tentativo di coniugare riduzione di consumi ed emissioni con un ulteriore accentuazione di potenza e velocità. Tanto alla fine sarà sempre possibile dimostrare che il rapporto tra queste due grandezze è migliorativo rispetto al passato. Ma il problema è un altro. Non è fatto di percentuali ma di valori assoluti. Ecco la vera sfida: fare 'di più con meno' è già una bella cosa ma probabilmente non basta e dovremo prima o poi imparare a fare meno con meno.
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Si è tenuta dal 17 al 27 settembre a 63esima edizione del Salone di Francoforte. Un salone decisamente importante per la convergenza economica e la crisi che il mondo dell'automobile sta vivendo.Ma quello che potrebbe sembrare una nota dolente, in realtà si mostra come una possibilità di reazione da parte delle case automobilistiche, sia dal punto di vista produttivo che di una responsabilità che, ad oggi, ogni casa deve avere per il futuro del mondo a 4 ruote.Un salone dell'automobile quindi dai risvoliti decisamente importanti, con più di un milione di visitatori provenienti da più di 100 paesi, e che Nuvolari ha seguito, offrendovi una serie di ben 10 puntate speciali consecutive in onda su Next.Di seguito, ecco gli speciali su tre case automobilistiche presenti al Salone di Francoforte, seguite da Nuvolari con i loro inviati Mauro Coppini e Giulia Marrone: Presentazioni di nuovi modelli, curiosità, tecnica, interviste ai principali manager- Lo Speciale Renault- Lo speciale FordLo speciale Citroen
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