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In esclusiva per il mercato italiano la Harley-Davidson Sportser Iron 883 Special Edition. Esclusiva per l'Italia La Iron 883 Special Edition nasce dal desiderio nato da molto tempo di realizzare un modello unico per l'Italia e quello che è venuto fuori è una Harley-Davidson dall'animo dark. Nuovi accessori originali Rispetto al modello di partenza, alla Iron 883 Special Edition sono stati aggiunti nuovi accessori originali che sono stati selezionati dal catalogo Harley-Davidson 2012. Nel dettaglio alla Iron 883 Special Edition sono stati aggiunti dragbar, specchietti montati sotto il manubrio, tubo freno in treccia aeronautica, comandi a pedale leggermente avanzati, pedane passeggero, sella Asy, sellino passeggero e ammortizzatori posteriori ribassati. Cover con tricolore A distinguere questa Harley-Davidson italiana è la cover filtro aria, realizzata con logo Special Edition e bandiera tricolore.  Per la Iron 883 Special Edition nessuna modifica nel motore e nel telaio, che sono quelli di serie. Classica è la carrozzeria di colore nero. Prezzo La Harley-Davidson Sportser Iron 883 Special Edition è in vendita a 9.800,00 euro
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Scopriamo insieme le caratteristiche tecniche della nuova nata in casa Honda: la CRF 250L. Nel reparto R&D Honda i progettisti hanno discusso a lungo su come creare una nuova enduro che avesse le caratteristiche giuste per andare sia su strada che in fuoristrada. La lunga esperienza di Honda nelle competizioni off-road e nella costruzione di enduro specialistiche, è stata una importantissima fonte d'ispirazione per le prime fasi di sviluppo.  Le esigenze dei clienti sono sempre state tenute al primo posto, cercando di accontentare tanto gli amanti dell'off-road, quanto la facilità d'uso, la manovrabilità e la comodità. Ma l'obiettivo da centrare era ancora più grande: avvicinare a Honda il maggior numero di persone per aiutarle a realizzare i loro sogni. E la CRF 250L sembra proprio rispondere a questa esigenza. Il motore della CRF 250L è moncilindrico DOHC (bialbero) da 249 cc con raffreddamento a liquido ed è estremamente compatto e leggero. Ai bassi regimi, genera una coppia regolare e costante per una migliore trazione e una guida più efficace sui terreni difficili. Le prestazioni agli alti regimi sono garantite grazie alle misure superquadre di alesaggio e corsa (76x55 mm). Il risultato è una potenza equilibrata e perfettamente sfruttabile su tutto l’arco di giri. Naturalmente per un nuovo motore c'è stato bisogno anche di un telaio innovativo. Quello che è stato progettato è in acciaio con struttura perimetrale in tubi a sezione ovale, prevede una semi-doppia culla che conferisce alla moto la rigidità adeguata alla guida in fuoristrada. Il quadro strumenti digitale della CRF250L include l’indicatore del livello carburante, l’orologio e il contachilometri con due parziali. La mascherina integra il gruppo ottico anteriore ed eredita lo stileCRF, mentre il gruppo ottico offre un potente fascio luminoso grazie alla lampa H4 da 60 W/55. Lo stile della CRF250L deve gran parte del suo fascino e raffinatezza alla gamma CRF-R da competizione cui si ispira, specie per quanto riguarda la centralizzazione delle masse e le proporzioni complessive. Per questa moto anche l'aspetto ergonomico diventa fondamentale. Così il manubrio rinforzato offre una posizione di guida più eretta e rilassata, mentre la sua larghezza e l'angolo di sterzo di 45° su entrambi i lati offrono un vantaggioso raggio di manovra, ideale nel traffico più congestionato e sui percorsi stretti e impervi. L’affusolato serbatoio del carburante da 7,7 litri, insieme alla comoda sella piatta posta ad un'altezza di 875 mm, offre il massimo in termini di controllo e comfort in qualsiasi posizione di guida. Alla base del parafango posteriore, inoltre, è presente una compatto alloggiamento per gli attrezzi con serratura.
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Dopo il grande successo riscosso dalla F3 675 e dalla Brutale 675, MV Agusta ha deciso di introdurre una novità. Oltre che con il cambio tradizionale, i due modelli saranno offerti anche con il sistema di cambiata assistita elettronicamente EAS (Electronically Assisted Shift). Questo sistema esalta le prestazioni già eccezionali della F3 675 e contribuisce a valorizzare la straordinaria maneggevolezza della Brutale 675, consentendo passaggi di marcia rapidissimi senzachiudere il gas né utilizzare la frizione. Il tre cilindri rivoluzionario di F3 675 e Brutale 675 si distingue per le soluzioni tecniche più avanzate del segmento: albero motore controrotante, utilizzato fino a oggi soltanto in MotoGP; evoluta gestione elettronica con sistema MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System); sistema FullRide by Wire multimappa integrato al controllo di trazione. La F3 675 sarà commercializzata anche con il sistema EAS da fine marzo, mentre la nuovissima Brutale 675 sarà disponibile in entrambe le versioni da giugno. Ma non finisce qui perchè il sistema EAS è disponibile anche  come accessorio originale MV Agusta Special Parts.
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Molti di voi avranno sentito parlare di Aspes, una casa motociclistica italiana nata all’inizio degli anni ’60. Aspes iniziò nel 1969 la produzione di una serie di modelli che sono rimasti ancora nella memoria degli appassionati di motociclismo, come la Cross Special 50 e l’Apache 125 del 1970, che montava un motore motocilindrico Maico a disco rotante. Poi il Navaho, dai colori e dal design accattivante soprattutto per i più giovani, che portò Felice Agostini, fratello del grande Giacomo, a vincere il campionato italiano Cross Cadetti nel 1971. Nel 1972 fu presentata la Hopi 125, subentrata all'Apache, che ebbe enorme successo nel cross e nel 1973 la storica Yuma, una 125 stradale dalla velocita' elevata(oltre 130 Km/h di velocita' massima) con il motore derivato da quello dell'Hopi. Nel 1977 (fino al 1979) Aspes lancio' il "Criterium Monomarca Aspes Yuma", primo esempio di trofeo monomarca in Italia che diede la possibilita' a molti giovani piloti, tra cui Loris Reggiani, Fausto Gresini, Maurizio Vitali e Davide Tardozzi di segnalarsi all'attenzione dello scenario motociclistico italiano. Da un po’ di anni Aspes è tornata alla ribalta con una gamma di scooter ibridi e di e-bike, prodotti concepiti secondo la nuova mission di Aspes: tecnologia al servizio dell’ambiente. Partiamo dal sistema ibrido, che è stato progettato e realizzato con l’intento di rispettare l’ambiente e per garantire la massima economia e flessibilità nell’utilizzo. Infatti, l’ibrido di Aspes, è costituito da un motore termico a quattro tempi e catalizzato, al quale è stato adattato un motore elettrico senza spazzole. Il tutto è gestito da elettronica progettata per ottenere tre modalità d’utilizzo in un’unica soluzione: EP, solo motore elettrico; MP, mix, dopo 35 km/h funziona solo motore a scoppio; GP, solo motore a scoppio. Tra i tanti vantaggi dello scegliere un ibrido, c’è l’opportunità di avere uno scooter pulito, grazie al bassissimo livello di consumi (80 km, con 1 litro di benzina), e alla possibilità di asportare la batteria per poterla ricaricare tramite una qualsiasi presa domestica, o di poterla collegare direttamente alla rete elettrica attraverso l’apposito cavo. La gamma 2012 degli scooter ibridi Aspes comprende Vega Hybrid 50/125 e Perseo Hybrid 150. Il Vega Hybrid è disponibile nelle cilindrate 50 e 125. Ha uno stile classico e linee semplici, ruote da 10 pollici ed un peso inferiore ai 100 kg che garantiscono l’agilità e la facilità nella guida. La capacità del serbatoio di 5,5 litri e il funzionamento ibrido garantiscono livelli di percorrenza superiori ad ogni altra tipologia di scooter. Più sportiveggiante e linee più decise per il Perseo Hybrid 150. Le ruote sono da 13 pollici e l’ampia pedana e il portapacchi lo rendono comodissimo per la vita di tutti i giorni. Perseo Hybrid si posiziona al vertice della gamma Aspes per prestazioni, grazie alla combinazione dei 7.6 kW espressi dal motore a benzina, cui si aggiungono i 1000W espressi dal motore elettrico. La velocità massima si attesta a 95 km/h, garantendo la massima mobilità anche sulle tangenziali delle principali città.  
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Dal 3 marzo sarà in commercio in Italia la nuova BMW G 650 GS Sertao. Si tratta di una monocilindrica di 650 cc equipaggiata con ruota anteriore da 21’’, sospensioni con escursione maggiorata adatte all’uso offroad e cerchi a raggi. Tutte queste caratteristiche la rendono perfetta sia per l’offroad che per le strade cittadine. Questa nuova monocilindrica tedesca è caratterizzata da una linea snella, ideale per la guida in piedi tipica dell’uso offroad, dal peso molto ridotto e da consumi estremamente contenuti, oltre i 30 km/litro. La linea di questa nuova Sertao è più sportiva, con caratteristiche studiate ad hoc per la guida fuoristrada, come le sospensioni dall’escursione maggiorata, cerchi a raggi e ruota anteriore da 21’’, ed è pensata per tutti quelli che amano l’avventura, senza rinunciare alle caratteristiche tecniche di una moto adatta alla guida di tutti i giorni. La Sertao inoltre è una moto adatta per i neopatentati proprio per la sua facilità di guida, la sua leggerezza e la risposta del motore. E’ disponibile anche la versione con potenza ridotta a 25 kW. La G650 GS Sertão è inoltre personalizzabile con la gamma di accessori originali in postmontaggio BMW Motorrad, come ad esempio le borse laterali e il top case, oltre al navigatore satellitare e agli altri accessori studiati ad hoc per rispondere alle esigenze del cliente.
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Grande festa in casa Suzuki. Il Burgman Fuel Cell  è stato il primo scooter a ottenere l’omologazione europea per la libera circolazione. Un risultato importante dopo il perfezionamento dell’accordo tra Suzuki Motor Corporation con l’inglese Intelligent Energy Holdings PLC, esperta nello sviluppo di sistemi a celle combustibile. Di cosa si tratta? Il sistema a celle combustibile Suzuki-Intelligent Energy è caratterizzato dal raffreddamento ad aria che consente leggerezza, compattezza e conseguente riduzione di costi. Tra gli obiettivi della joint venture c’è quello di rendere più veloce il processo di sviluppo che porti alla commercializzazione di un veicolo di produzione di serie, grazie all’unione delle tecnologie di Suzuki e Intelligent Energy. La partecipazione dei due partner sarà paritaria, al 50%. La sede principale sarà situata all’interno del quartier generale di Suzuki nella città di Hamamatsu. 
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La Suzuki GSX-R1000 è stata mostrata per la prima volta al pubblico in occasione dell’EICMA 2012. Il concetto “Top Performer” è quello sul quale si basa il progetto di questa nuova Suzuki. In pratica la volontà è quella di offrire una moto in grado di fare esattamente quanto richiesto dal pilota, assicurandogli una Total Perfromance. Massima cura è stata prestata dagli ingegneri giapponesi. Innanzitutto sono stati ridotti i pesi e ci si è concentrati sull’erogazione della potenza e della coppia motore, il miglioramento dell’aerodinamica e della maneggevolezza, tutti elementi che consentono il controllo perfetto della moto da parte d el pilota. Rispetto al modello precedente la nuova Suzuki GSX-R1000 si presenta con una livrea più aggressiva e più filante. Da evidenziare lo scarico singolo, le nuove pinze monoblocco Brembo a montaggio radiale e i pistoni di derivazione MotoGP molto più leggeri, una migliorata risposta all’apertura del gas, nonché una miglior potenza e accelerazione ai medi regimi, una riduzione dei consumi dell’8%, una riduzione del peso di almeno 2 kg, la forcella anteriore BPF con diverse tarature e nuovi pneumatici anteriore e posteriore. Tutto ciò rende la Suzuki GSX-R1000 come una vera e propria Top Performer, una supersportiva sicura e divertente.
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Suzuki si prepara a lanciare sul mercato giapponese Let’s. Continua per Suzuki lo sviluppo di progetti incentrati sulla eco-sostenibilità per compiere un percorso mirato verso una mobilità a emissioni zero. Tutto questo mantenendo caratteristiche tecniche e performance in grado di offrire ai clienti il piacere delle due ruote. Let’s è lo scooter con motore elettrico dotato di una batteria rimovibile che, insieme alla facililtà d’uso tipica di uno scooter da 50 cc e alla sua maneggevolezza, lo rendono il mezzo ideale per gli spostamenti quotidiani. Non solo emissioni zero, ma anche peculiarità tecniche al top garantite da un’accelerazione fluida, una guida scattante, con una coppia alta ai bassi regimi, silenziosità e vibrazioni estremamente ridotte. Uno scooter capace di orientare verso le nuove tecnologie anche l’utente abituato ai mezzi tradizionali. E’ stato progettato sulla base del modello a benzina Let’s 4 Basket ed è equipaggiato con un motore elettrico dalle performance eccezionali, assemblato sulla ruota posteriore e in grado di recuperare energia durante la frenata.   Lo scooter e-Let’s è provvisto di una batteria al litio e un sistema di carica, il tutto montato su un telaio leggero e compatto, con un peso complessivo inferiore di 2 kg rispetto a quello del modello a benzina. La batteria agli ioni di litio è dotata di una centralina integrata per il controllo e la gestione della batteria stessa. La batteria dal peso contenuto può essere rimossa facilmente e ricaricata comodomente tramite una comune presa domestica. Ogni carica consente un’autonomia di circa 30 km (assumendo una velocità di 30 km/h su strade pianeggianti). Per viaggiare in comodità, nel vano sotto sella è possibile trasportare il caricabatteria o la batteria di ricambio, facilitando così la carica fuori casa.   
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Se il vostro desiderio è quello di viaggiare godendovi il paesaggio ed essendo sicuri e in relax, la Suzuki Bandit 650 SA è la moto per voi. Una moto che fa parte della lunga storia di Suzuki e che tornerà all’inizio del 2012 sul mercato. Le caratteristiche che l’hanno resa tanto celebre sono legate alla sua natura polivalente, alla maneggevolezza, all’agilità, che l’hanno resa per ogni pilota una moto sempre divertente da guidare. Una moto per tutti, soli o in coppia, per la vita in città, ma anche per le gite fuoriporta.  Lanciata sul mercato nella versione 400 cc nell’ormai lontano 1989, è stata venduta nel mondo in ben 431.000 esemplari, dei quali ben 385.000 nella sola Europa. In Italia ha fatto capolino nel 1990 incontrando il favore di molti, grazie anche all’ottimo rapporto qualità/prezzo. Negli anni la Bandit è cresciuta grazie alle apprezzabili modifiche che hanno riguardato sia il propulsore sia la ciclistica. Nel 1995 è arrivata la versione da 600cc raffreddata ad aria e olio, con l’avanzato sistema SACS (Suzuki Advanced Cooling System) e nel 2005 la nuova motorizzazione da 650cc. Dalla versione 2007 c’è sato l’adeguamento alle normative europee in tema di riduzione delle emissioni. E nel 2009 è stata introdotto un nuovo modello con un design più moderno. Cambiamenti che non hanno fatto perdere alla Bandit l’apprezzamento costante del pubblico. Fino ad ora esistono ben 23.000 Suzuki Bandit immatricolati in Italia e tanti appassionati del brand che desiderano poter continuare a coltivare la loro passione. La Bandit 650SA è semplicemente perfetta. Ha un sistema frenante con ABS di serie per migliorare la sicurezza su strada. La sicurezza è assicurata dalle svariate possibilità di personalizzare la posizione di guida proprio per l’ attenzione alle esigenze del pilota nella guida. diverse le regolazioni disponibili, atte a migliorare la posizione di guida, il comfort e la sicurezza. Il manubrio è regolabile in due posizioni, la leva della frizione e del freno sono regolabili in quattro posizioni. Anche la sella è regolabile in altezza e in base alla regolazione impostata, consente di ottenere un’altezza da terra da 790 a 810 mm. La sella è stata disegnata e sviluppata esclusivamente per questo modello con un design che potenza l'ergonomia ed il comfort, aumentando la superficie di contatto del pilota e del passeggero. Top di gamma per la strumentazione mista, analogico/digitale: tachimetro digitale con schermo LCD, indicatore del carburante, orologio, indicatore della marcia inserita, due contachilometri parziali, preziose informazioni per facilitare al massimo la lettura e l’utilizzo . Il cupolino si integra nella semi-carena adottando linee più moderne. Nei lati della carena ci sono diversi vani per avere sempre a portata di mano i piccoli oggetti. Il faro anteriore multi-riflettore è integrato nel volume frontale della moto evidenziando un’immagine moderna e aggressiva. Il gruppo ottico posteriore è inserito nella coda e delinea un aspetto filante e pulito del mezzo. Il Bandit mostra un motore simmetrico dal design aggressivo che le permette di catturare facilmente l’attenzione e farsi ammirare per strada. Il motore da 656cc è un 4 tempi, 4 cilindri in linea da 85 CV a 10.500 giri e 61.5 Nm raffreddato a liquido, che offre una perfetta risposta all’acceleratore e una generosa erogazione di potenza e coppia. Distribuzione bialbero a camme, 4 valvole e sistema di iniezione SDTV (Suzuki Dual Throttle Valve) che consentono un’ottima erogazione a tutti i regimi, grazie anche a una curva di coppia che abbraccia una più ampia gamma di giri. Un motore ideale per qualsiasi condizione di utilizzo. Questo propulsore offre, infatti, un raffinato equilibrio tra potenza massima e erogazione della coppia, garantendo una risposta sempre pronta al comando del gas. Il sistema di iniezione del carburante con doppia valvola a farfalla (SDTV) è di tipo digitale e è un esempio di applicazione di soluzioni a alta tecnologia su moto di media cilindrata e elevate prestazioni. Un sistema automatico di controllo del minimo (ISC) ne monitorizza e regola il regime, garantendo così un minimo stabile ed un avviamento sempre pronto, riducendo peraltro le emissioni in condizioni di motore freddo. La Bandit sarà disponibile in un’unica colorazione bianco perlato con ABS di serie. Sarà offerta al pubblico al prezzo promozionale di Euro 6.990 f.c.
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Suzuki ha presentato lanuova Suzuki Inazuma 250 in occasione del Motocycle Live 2011 di Birmingham. Una moto innovativa, sviluppata per offrire alta qualità e performance brillanti. Per questo è stata progettata seguendo le tecnologie e i risultati ottenuti dallo sviluppo di motorizzazioni di grossa cilindrata.  La nuova Inazuma è dotata di un motore bicilindrico in linea da 248cc, con un innovativo sistema di raffreddamento a liquido, in grado di produrre livelli di emissioni bassissimi e di mantenere performance elevate e massima durata nel tempo. Il cambio è a sei velocità con ottime prestazioni ai bassi e medi regimi, che combinati con l’ottimo sistema di iniezione, consente ai piloti di controllare in modo efficiente e intuitivo il mezzo. Inoltre un nuovo e robusto telaio, freni a disco con pinze idrauliche, finiture di alta qualità e una piena funzionalità della strumentazione, consentono alla nuova Suzuki Inazuma di offrire al pilota alta qualità e elevate performance. La Inazuma 250 è  ispirata alla B-King, un modello Suzuki che ha generato una rivoluzione in grande stile nel segmento di riferimento. Si distingue per il suo design moderno, vivace e innovativo e per le caratteristiche tipiche di un motociclo adatto a un uso quotidiano: pratico, maneggevole e dai costi di esercizio contenuti.   Caratteristiche: Lunghezza – larghezza – altezza: 2.145 x 760 x 1.075 mm Motore: 4 tempi, due cilindri in linea, raffreddato a liquido, 248 cc (Euro 3) Alimentazione: Benzina Altezza sella da terra: 780 mm Capienza serbatoio: 13,3 l Colorazioni: nero e rosso
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Dopo quarant’anni di assenza torna sulle strade uno dei simboli dello stile italiano nel mondo: la Lambretta. Si presenta con un nuovo modello, LN; che era stato già presentato lo scorso anno come prototipo. Il progetto è nato in Italia ed è stato coordinato da uno staff di tecnici italiani. E nel pieno rispetto della Lambretta originale, il designer Alessandro Tartarini ha ideato la LN. D’altronde Alessandro è figlio di un nome molto noto nel campo del design, Leopoldo Tartarini, fondatore di Italjet, azienda ricca di esperienza nel settore motociclistico. Come il progetto originale, Lambretta LN nasce con una scocca in lamiera. Si presenta come uno scooter attuale e affidabile, caratterizzato da un design dai tratti moderni che continua a rappresentare la stessa anima, lo stesso spirito e le stesse linee della Lambretta progettata nel 1947. L’occhio di Tartarini si è rivolto in particolar modo alla serie Special, progettata a metà degli anni Sessanta dall’ingegner Gian Luigi Sessa. I particolari funzionali si legano armonicamente in un veicolo slanciato, proteso e ispirato a uno spiccato senso dello sprint, che non perde mai le qualità tipiche del design italiano. La Lambretta LN viene prodotta in Italia, ma anche all’Estero. Il modello LN è disponibile in tutto il mondo nella cilindrata 125 ed esclusivamente per l’Italia anche nella versione 151 cc. La nuova Lambretta nasce bicolore, con cinque diverse combinazioni cromatiche per incontrare il gusto di tutti i consumatori. 
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Sviluppata nell'ambiente delle corse e progettata per alzare ai massimi livelli le prestazioni, utilizza soluzioni innovative di derivazione Ducati Corse per rendere fruibile anche agli appassionati una tecnologia da Campioni del Mondo. Il Superquadro, il bicilindrico di produzione più avanzato e più potente del pianeta, è ora parte integrante di un innovativo telaio monoscocca: insieme, consentono di raggiungere un'impressionante potenza di 195CV per 164kg di peso a secco. Cifre futuristiche offerte da una fuoriclasse tutta italiana. Alla base degli incredibili risultati ottenuti da Ducati con la 1199 Panigale ci sono il rapporto potenza/peso e il rapporto coppia/peso mai raggiunte per una moto di produzione. Con un semplice clic si attivano tre differenti Riding Mode che offrono altrettante combinazioni di sette diverse tecnologie al vertice della categoria: ABS sportivo di ultima generazione, Ducati Traction Control (DTC), Ducati Electronic Suspension (DES), Ducati Quick-Shift (DQS), il nuovo Engine Brake Control (EBC) Ducati di derivazione sportiva e il Ride-by-Wire (RbW), tutti programmati per fornire al pilota un’assistenza elettronica caratterizzata da grande continuità. Perfino il display TFT a colori del dashboard  è concepito per adattarsi al Riding Mode selezionato. La 1199 Panigale è una Ducati in tutto e per tutto: racchiude in ogni componente tecnologia avanzata ben integrata con entusiasmanti elementi iconici della casa costruttrice. Il suo approccio senza compromessi al design sportivo e la raffinata attenzione anche ai minimi particolari ne fanno l'espressione più pura della migliore tradizione progettistica italiana. Con più di 300 vittorie nel Campionato del Mondo Superbike e più titoli mondiali di tutti gli altri costruttori messi insieme, e con la passione che ha guidato la spinta innovativa in MotoGP, Ducati è più che mai concentrata sulle supersportive. Gli ingegneri e i progettisti della Superbike di ultima generazione hanno centrato due obiettivi di apparentemente impossibile realizzazione: una riduzione del peso di 10kg e un incremento della potenza di 25CV. Ogni decisione progettuale ha avuto un solo obiettivo: il desiderio di non scendere a compromessi e di creare la Superbike capace di offrire le più elevate prestazioni di sempre. La 1199 Panigale fissa ora lo standard di riferimento più estremo in assoluto, e con il suo arrivo, segna un momento storico di fondamentale importanza nell'incredibile avventura delle superbike italiane.  Creata per la pista, educata alla strada, la nuova 1199 Panigale rappresenta una vera 'rivoluzione' della specie, destinata ad influenzare l’intero segmento delle sportive. Disponibile dall'inizio del 2012, la nuova moto sarà disponibile nelle versioni 1199 Panigale, 1199 Panigale S e nella particolare ed esclusiva versione1199 Panigale S Tricolore.
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