Test Moto
Ideale per chi deve spostarsi tra gli spazi angusti del traffico cittadino, Burgman è da più di 10 anni una delle icone dello 'scooterismo' mondiale; merito della sua capacità 'camaleontica' di potersi rinnovare e, sopratutto, adattarsi a quanto richiesto dal mercato e dalle condizioni delle grandi città dal punto di vista veicolare.Ecco quindi che, dal classico 400cc, Suzuki propone una versione dimezzata, più piccola, fruibile e pratica. 200 centimetri cubici in meno, tradotti in un risparmio di 59 chilogrammi e 20 cm. Teoricamente quindi, uno scooter ben più fruibile per sviare il traffico di tutti i giorni.Il propulsore, è un monocilindrico 4 tempi in grado di sfornare 18,36 cavalli a 8000 giri, con una coppia di 17 Nm a 6000 giri. Il dato fondamentale però, si rivela andando ad analizzare il variatore, studiato per offrire il massimo della propria potenza ai bassi e medi regimi. Il rovescio della medaglia è il poco allungo, anche se quest'ultimo è un fattore secondario in città.L'equipaggiamento ciclistico mostra all'anteriore la classica forcella telescopica tradizionale, con un cerchio da 13''. Al posteriore invece, ecco far capolino il doppio ammortizzatore (e non unico come nella versione da 400cc), un cerchio da 12'' e un disco da 220.Veniamo ora ad uno dei punti di forza del Burgman, ovvero la grande presenza e abitabilità di vani porta oggetti. Partiamo dal vano sotto-sella, all'interno del quale, Suzuki dichiara, si possono inserire due caschi integrali ed una valigetta 24 ore. Nel retroscudo poi, è presente un piccolo vano portadocumenti, così come un ulteirore vano, posto soto il manubrio, dotato anche di serratura.