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Yamaha R6 VS Honda CBR 600 RR

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Yamaha R6 - Honda CBR 600 RR. Che la sfida abbia inizio. Abbiamo preso le due supersportive di media cilindrata che più hanno vinto nel mondo delle competizioni e messe a confronto in una prova comparativa sul tracciato più selettivo esistente sulla faccia della Terra: il Mugello.    Honda CBR 600 RR Da una parte quindi, la Honda, con la sua CBR, moto in grado di dominare quasi tutti gli ultimi campionati del Mondo supersport, la vetrina per le 600 da corsa. Campionessa in carica con Kenan Sofuoglu nel 2010, nel suo modello di serie ha dalla sua la dotazione del sistema ABS CBS con frenata differenziata.  Una Supersport neutra, efficace, leggera nei suoi inserimenti, ma sempre in grado di offrire la giusta fiducia grazie alla forcella anteriore da 41 millimetri, completamente regolabile e con una corsa di 120 mm.  E 120 sono anche i cavalli di questa supersportiva di Tokio con una coppia di 6,7 kgm. Il merito è del 4 cilindri in linea a 16 valvole.    Yamaha YZF R6 Nell'altro angolo del Ring invece, ecco la Yamaha R6, regina del mondiale Supersport 2009 con Cal Crutchlow, e dominatrice in questo 2011 con il nostro Luca Scassa.  599 cc anche per la media di Iwata, DOHC e 4 valvole per cilindro. Insomma, dal punto di vista della filosofia meccanica, Honda e Yamaha si riprendono. Nella sua ultima versione, la Yamaha R6 ha ricevuto una profonda rivisitazione dei condotti di aspirazione, ora controllati tramite Chip.  Il design è sempre stato un punto di forza della Yamaha R6, con un look aggressivo, ed esasperato, con una chiara volontà di offrire un'idea chiara di compattezza.    Questa la presentazione delle due moto. Chi vincerà la sfida del Mugello?    Honda CBR 600 RR - Scheda Tecnica Tempi: 4Cilindri: 4Cilindrata: 599 ccDisposizione cilindri: in lineaRaffreddamento: a liquidoAvviamento: EPotenza: 88.1 kW / 13500 giriCoppia: 6.73 kgm (66 Nm) / 11250 giriMarce: 6Freni: DD-D Misure freni: 310-220 mmMisure cerchi (ant./post.): 17'' / 17''Normativa antinquinamento: Euro 3Peso: 180 kgLunghezza: 2010 mmLarghezza: 685 mmAltezza: 820 mmCapacità serbatoio: 18 l   Yamaha YZF R6 - Scheda Tecnica Tempi: 4 Cilindri: 4Cilindrata: 599 ccDisposizione cilindri: paralleli, inclinati in avantiRaffreddamento: a liquidoAvviamento: EPotenza: 91.0 Kw a 14500 giri Coppia: 65.7 Nm a 11000 giri Marce: 6Freni: DD-D Misure freni: 310-210 mmMisure cerchi (ant./post.): 17'' / 17''Normativa antinquinamento: Euro 3

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E' stata la regina dell'ultimo Salone del ciclo e motociclo. La sua anima è divisa tra un chopper ed una Monster. Si, stiamo parlando della Diavel, che fin dal nome mostra tutto il suo carattere. Punto nodale della diavel, il vistoso serbatoio, che crea e plasma la linea, essendo di fatto una Naked. Il traliccio in tubi è un ulteriore punto chiave della linea, oltre che - ovviamente - telaio della Ducati. Insomma: in due parole, la Ducati Diavel rompe gli schemi, in toto, anche considerando il codino, praticamente inesistente, basato solo sulla sella passeggero. Stile Ducati dicevamo, che si nota dal telaio, ma anche dal forcellone monobraccio da 635 millimetri. L'interasse è lungo 1590mm. I più avranno da riferire quindi, che quest'ultima, è una misura più vicina ad una custom che ad una "classica" moto di Borgo Panigale. Ma la cosa "sconvolgente" è che la Diavel si mostra estremamente maneggevole, ma anche stabile. Merito del pneumatico posteriore con dimensioni quasi da automobile: 240/45 x 17''. Ed infine il motore, il testastretta evoluzione adattato dalla Multistrada 1200, rivisto nelle mappe e nell'impianto di scarico.
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Ideale per chi deve spostarsi tra gli spazi angusti del traffico cittadino, Burgman è da più di 10 anni una delle icone dello 'scooterismo' mondiale; merito della sua capacità 'camaleontica' di potersi rinnovare e, sopratutto, adattarsi a quanto richiesto dal mercato e dalle condizioni delle grandi città dal punto di vista veicolare.Ecco quindi che, dal classico 400cc, Suzuki propone una versione dimezzata, più piccola, fruibile e pratica. 200 centimetri cubici in meno, tradotti in un risparmio di 59 chilogrammi e 20 cm. Teoricamente quindi, uno scooter ben più fruibile per sviare il traffico di tutti i giorni.Il propulsore, è un monocilindrico 4 tempi in grado di sfornare 18,36 cavalli a 8000 giri, con una coppia di 17 Nm a 6000 giri. Il dato fondamentale però, si rivela andando ad analizzare il variatore, studiato per offrire il massimo della propria potenza ai bassi e medi regimi. Il rovescio della medaglia è il poco allungo, anche se quest'ultimo è un fattore secondario in città.L'equipaggiamento ciclistico mostra all'anteriore la classica forcella telescopica tradizionale, con un cerchio da 13''. Al posteriore invece, ecco far capolino il doppio ammortizzatore (e non unico come nella versione da 400cc), un cerchio da 12'' e un disco da 220.Veniamo ora ad uno dei punti di forza del Burgman, ovvero la grande presenza e abitabilità di vani porta oggetti. Partiamo dal vano sotto-sella, all'interno del quale, Suzuki dichiara, si possono inserire due caschi integrali ed una valigetta 24 ore. Nel retroscudo poi, è presente un piccolo vano portadocumenti, così come un ulteirore vano, posto soto il manubrio, dotato anche di serratura.
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Tempo di evoluzioni e aggiornamenti a Noale per l'Aprilia Shiver, la naked 750 della casa italiana, che ha puntato su di una evoluzione dal punto di vista della personalità, del miglioramento delle sensazioni di guida e dell'ergonomia. Una moto decisamente vocata alla tecnologia grazie anche alla tecnologia Ride by Wire multimappa, o a soluzioni intelligenti quali il telaio misto alluminio-acciaio. Insomma, una 750 ben più innovativa di quanto sembri.L'innovazione passa anche per il design. Il modello 2010, si mostra con un cupolino ben più aggressivo e sportivo, che contorna il gruppo ottico. Maggiore sportività e maneggevolezza che si ritrovano anche nella ella, più stretta di 5 centimetri, e con l'altezza da terra, minore di 800 mm rispetto al modello precedente. Nuove anche le pedane di pilota e passeggero, ora più leggere, ma sopratutto, più arretrate per una posizione di guida più caricata sull'anteriore, grazie anche all'inclinazione rivista del manubrio.E passiamo alla meccanica, con un motore bicilindrico a V da 749,9 cc, in grado di sfornare 95 cavalli a 9000 giri ed una coppia pari a 81 Nm a 7000 giri. Tutti valori che variano al variare - ovviamente - della mappa inserita tra le tre predefinite, Sport, Touring e Rain.Passando dalla meccanica alla ciclistica, la forcella anteriore è una rovesciata da 43 mm priva di regolazioni, così come il mono posteriore asimmetrico fissato direttamente al forcellone (non c'è il link posteriore quindi).La Shiver sarà ovviamente disponibile con la versione ABS, sistema messo a punto dalla Continental proprio in collaborazione con Aprilia.
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Abbiamo parlato della nuova MV Agusta F4 già in diverse occasioni; innanzitutto nel momento in cui è stata svelata. Inoltre, la presentazione ufficiale ad opera del nostro tester Gianluca Nannelli, che ci ha introdotto la nuova Superbike di Varese.In questa seconda parte del test, il rider toscano (quest'anno pilota del CEV in Moto2) ci spiegherà la centralina elettronica della MV F4, che comanda:- Cornetti di aspirazione variabile- 8 iniettori (2 per cilindro)- La gestione del TC, regolabile su 8 differenti posizioni- 2 mappature di gestione motoreSeguite poi il video perchè Nannelli vi darà le sue impressioni sulla moto, dalla gestione dei cavalli del motore alla ciclistica. Buona visione!MV Agusta F4 2010 - Scheda tecnicaCilindrata:998 ccDisposizione cilindri: in lineaRaffreddamento: a liquidoAvviamento: ECavalli: 186 a giri: 12900KWatt: 137KGM: 11.4 a giri: 9500N/m: 114Marce: 6Freni: DD-D Misure freni: 320-210 mmMisure cerchi (ant./post.): 17-17 polliciNormativa antinquinamento: Euro 3Peso: 192 KgLunghezza: 2100 mmLarghezza: 750 mmAltezza: 860 mmCapacità serbatoio: 17 litri
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MV Agusta F4 2010 - la recensionePer questo test di Gianluca Nannelli chiariamo subito un concetto. Qua non si parla semplicemente di una moto, di un semplice strumento di passione a due ruote; stiamo parlando di un'opera d'arte su due ruote, di una di quelle moto che possono piacere o meno, possono essere più o meno performanti delle sue colleghe, a che comunque lasciano il segno nella storia a pistoni e cilindri. Qua si parla della MV Agusta F4 edizione 2010, totalmente rinnovata rispetto alla versione storica nata dalla matita di Massimo Tamburini.Per questa moto, presentata al salone dell'Eicma di Milano, l'attesa di appassionati e non è stata decisamente lunga, ma l'esito finale non ha tradito le attese. A vederla da fuori si può parlare di un deciso restyling, ma sempre nel segno della continuità con le vincenti linee di oramai più di dieci anni (non a caso anche questa versione porta la firma di Massimo Tamburini). Discorso diverso per quanto concerne il propulsore, le dimensioni e quindi, di conseguenza, la guida. Non resta ora che godervi la prima parte della recensione che Gianluca Nannelli ha fatto per Nuvolari. Una panoramica della moto, ma anche una prova vera e propria (nel secondo video) per capire il feeling che offre la superbike di Varese.MV Agusta F4 2010 - Scheda tecnicaCilindrata:998 ccDisposizione cilindri: in lineaRaffreddamento: a liquidoAvviamento: ECavalli: 186 a giri: 12900KWatt: 137KGM: 11.4 a giri: 9500N/m: 114Marce: 6Freni: DD-D Misure freni: 320-210 mmMisure cerchi (ant./post.): 17-17 polliciNormativa antinquinamento: Euro 3Peso: 192 KgLunghezza: 2100 mmLarghezza: 750 mmAltezza: 860 mmCapacità serbatoio: 17 litri
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