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Le fiabe dei motociclisti è il libro scritto da Ernest Pozzali. Ernest Pozzali Ernest Pozzali è un vero appassionato delle due ruote e voleva raccontare al suo bambino di 3 anni, Joey, la storia di Marco Simoncelli. Ma come si fa ad appassionare un bambino così piccolo ad un racconto? Ernest Pozzali ha pensato di scrivere un libro di fiabe, il modo migliore per raccontare le storie e i fatti della vita ai più piccoli. I protagonisti E così che Marco Simoncelli e altri personaggi del mondo delle due ruote sono diventati i protagonisti de Le Fiabe dei Motociclisti. C'è Joey Dunlop che si trasforma in puma, Claudio Castiglioni nei panni di un agricoltore che vuole vincere la gara per la mela più bella. Vanni Oddera è un cinghiale che vuole imparare a volare. Renzo Pasolini e Jarno Saarinen sono uccelli in gara per la vittoria con l'aquila Ago. Marco Simoncelli E poi c'è Marco Simoncelli con i suoi lunghi riccioli biondi che diventa un dio guerriero sceso tra gli uomini. I disegni di Matitaccia Le fiabe sono più belle se accompagnate dai disegni. È stato il noto vignettista Matitaccia a dare un volto ai personaggi inventati da Ernest Pozzali che a proposito del disegno di Marco Simoncelli dice  "per la copertina ho voluto fare un Sic su una moto d'epoca, una di quelle similbici. È un po' come considerarlo un pilota di ogni tempo, non legato ad un periodo preciso". La prefazione del Dottor Costa Non finiscono qui le collaborazioni illustri. La bella prefazione del libro è stata scritta da un personaggio caro al mondo del motociclismo. È il Dottor Claudio Marcello Costa, l'inventore della clinica mobile. Il Dottor Costa è un grande sostenitore delle fiabe "compenso del giorno e anticamera dei sogni della notte", sin da quando lavorava nel reparto pediatrico dell'ospedale Rizzoli di Bologna. Fondazione Marco Simoncelli Parte dei proventi delle vendite de Le fiabe dei motociclisti di Ernest Pozzali sarà devoluta alla Fondazione Marco Simoncelli.
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Moto Guzzi V7 si rinnova per il 2014 con i suoi tre modelli Stone, Special e Racer. Design che non si discosta molto da quello della precedente serie, ma che si fa più attuale e abbandona le plastiche e le cromature. Prestazioni Migliorate anche le prestazioni della V7 che riesce a percorrere 100 km con 4 litri di benzina. Il motore 750 cc sviluppa 48 cavalli e la rende la moto ideale per i neopatentati. Prezzi La versione Stone di Moto Guzzi V7 è in vendita al prezzo di 8.740 euro, la Special a 8.870 euro, mentre la Moto Guzzi Racer è la più costosa con il suo prezzo di 10.220 euro.
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La casa austriaca Johammer ha lanciato la moto elettrica dall'omonimo nome. J1.150 e J1.200 Due sono le versioni disponibili: Johammer J1.150 e Johammer J1.200. Le numerazioni 150 e 200 stanno a rappresentare l'autonomia dei rispettivi motori elettrici, che sono appunto di 150 e 200 km. Autonomia di 200 km Per quanto riguarda la Johammer J1.200 l'autonomia di 200 km sommato alla velocità massima di 120 km/h la rendono una moto da record. Prezzo Record anche per il prezzo. La  Johammer J1.150 costa 23.000 euro mentre per avere la  Johammer J1.200 bisogna spendere 25.000 euro.
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MV Agusta F3 800 AGO arriva nelle concessionarie a maggio 2014. La nuova F3 800 è nata per celebrare le incredibili imprese del mito del motociclismo Giacomo Agostini. La presenza del tricolore, dell'oro e del numero 1 fanno della F3 800 una fedele replica delle moto di quel periodo, ma con tutta la tecnologia più evoluta. [caption id="attachment_14609" align="alignnone" width="300"] MV Agusta F3 800 AGO[/caption] Tecnologia Grazie ai comandi al manubrio, il pilota può selezionare una delle tre tipologie di erogazione preimpostate. La gestione elettronica integrale è garantita dal sistema MVICS che permette al pilota di controllare completamente il processo e di godere di tutte le caratteristiche tecniche della F3 800 sia su strada che in pista. La F3 800 AGO, come accade per le moto da corsa, permette di scegliere anche il rapporto tra angolo di rotazione del gas e apertura del corpo farfallato. Poggiapiedi in lega di alluminio Ma sono i dettagli che rendono unica la MV Agusta F3 800, come i poggiapiedi in lega di alluminio ricavata dal pieno e  altri particolari anch'essi in alluminio. Parafanghi in fibra di carbonio Sia il parafango anteriore che quello posteriore sono in fibra di carbonio e conferiscono alla F3 800 un aspetto estremamente racing. I cerchi sapientemente forgiati permettono di diminuire di 2 kg il peso della F3 800 rispetto alla versione di serie. 300 esemplari Saranno solo 300 le MV Agusta F3 800 prodotte e in vendita da maggio 2014. Su ognuna sarà presente una targa d'argento con la numerazione progressiva e il serbatoio porterà la firma autografa di Giacomo Agostini. Prezzo MV Agusta F3 800 sarà in vendita a 23.900 euro.
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Moto

Ducati presenta la prima moto equipaggiata con il sistema di sicurezza wireless D-air. Si tratta della Ducati Multistrada D-Air, dotata di sistema wireless per collegarsi alle giacche da moto D-air di Dainese dotate di airbag. Come è fatto D-air? La giacca D-air protegge schiena, clavicole e torace grazie a due sacchi di 12 litri ad alta pressione e due generatori di gas a freddo che sono stati integrati nella fodera. La presenza degli airbag fa pesare la giacca solo 1,5 kg in più di una giacca normale, ma garantisce il massimo assorbimento della forza d'urto. Basta pensare che in caso di caduta la trasmissione della forza d'impatto sul corpo si riduce del 72% rispetto ad un normale para-schiena e dell'89% rispetto ad un protettore per il torace. Come funziona D-air? Bastano solo 45 millisecondi per attivare dopo un impatto o una caduta per strada la giacca D-air. La Ducati Multistrada 1200 S Touring sarà collegata con un sistema wireless alla giacca D-air indossata dal motociclista. Nei primi 12 millisecondi si attiva il procedimento per l'apertura e rappresenta il tempo necessario per capire se si è in presenza di un incidente potenzialmente pericoloso oppure di un incidente a bassa velocità oppure solo di una caduta della moto da ferma. A 25 millisecondi inizia l'espansione dei sacchi e dopo altri 20 millisecondi, allo scoccare dei 45 millisecondi, si apre l'airbag. Il sistema D-air si attiva anche in caso di scivolata, nel momento in cui si tocca terra, per evitare l'impatto con eventuali oggetti presenti. Prezzi D-air La Ducati Multistrada D-air sarà disponibile sul mercato a partire dal mese di maggio a circa 21.000 euro, il sistema wireless costa 700 euro, mentre le giacche D-air partiranno da un prezzo di 700 euro per i gilet fino ad arrivare a 1.400 euro per le giacche.  
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Moto

Arriva dagli Stati Uniti la valigetta che diventa scooter. L'idea della valigetta che diventa scooter è della Green Energy Motors Corporation che l'ha chiamata Commute-Case. Si tratta di una valigetta vera e propria  che può essere riempita con i documenti e che si trasforma in uno scooter per i piccoli tragitti, come quelli tra la fermata del mezzo pubblico dove normalmente ci si ferma e l'ufficio. Il motore della valigetta-scooter Commute-Case è elettrico e permette di viaggiare ad una velocità di 20 km/h con una autonomia di 40 km/h. Il Commute-Case è in vendita a 5,999 dollari ma il produttore Green Energy Motors Corporation fa sapere sul suo sito che per chi lo prenota ora, il prezzo sarà pari a 2,995 dollari .  
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Altri Campionati - Moto

Tony Cairoli ha siglato una doppietta in Brasile portando a 30 punti il suo vantaggio in testa al campionato Tony Cairoli  e la sua KTM si sono rivelati ancora una volta imbattibili a Beto Carrero, nella regione di Santa Catarina ,in Brasile, dove sul circuito disegnato da Hermann Tilke, collocato all’interno del più grande parco tematico del Sud America, si è disputata la terza prova del mondiale MXGP. Il siciliano ha dominato entrambe le manche e ha portato a 30 punti il vantaggio sull’inseguitore francese Gautier Paulin (KRT Kawasaki Racing) e sul belga Jeremy Van Horebeek (Yamaha Motocross) che lo seguono appaiati. Si tratta della 65° vittoria in carriera per il pilota che ora è pronto per replicare il 12 e 13 aprile ad Arco di Trento dove si correrà il 2° GP Trentino, quarta prova del mondiale. “In Brasile mi sono davvero divertito, rispetto alle prove la pista era molto più tecnica e la pioggia non ha fatto che migliorare le cose”, ha commentato Cairoli “In queste condizioni riesco a guidare come voglio e a fare la differenza. Adesso arriva il GP Trentino, è la prima gara in Europa e si corre in Italia. E’ un appuntamento importantissimo per il quale mi sto preparando da tempo. So che la pista è stata alllungata, smossa e lavorata come piace a me. E’ noto che io non amo il terreno duro, ma il fascino di questa gara tra le Alpi è unico“. Nella classe MX2 in Brasile ha vinto a sorpresa lo svizzero Arnaud Tonus (Kawasaki), davanti all’olandese Coldenhoff (Suzuki). Anche per il ginevrino l’appuntamento di Arco di Trento è praticamente la gara di casa. Il due volte campione del mondo Jeffrey Herlings ha saltato invece la trasferta brasiliana per un infortunio ad una spalla subito in una gara del campionato olandese, ma sarà al via del GP Trentino. Di: Fiammetta La Guidara
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Moto

Nel weekend del 12 e 13 aprile il campionato iridato delle derivate dalla serie approda in Europa, sul tracciato spagnolo di Aragon. Secondo round del Mondiale Superbike questo fine settimana ad Aragon, in Spagna. C’è molta attesa, perché la pausa è stata particolarmente lunga, dopo il debutto stagionale dello scorso 23 febbraio. Sul circuito australiano di Phillip Island, che tradizionalmente ospita l’appuntamento inaugurale, abbiamo vissuto due manche molto combattute, concluse con la vittoria di Laverty davanti al nostro Melandri e a Guintoli in gara 1, mentre in gara 2 la rottura del motore proprio di Laverty ha provocato l’esposizione della bandiera rossa e l’assegnazione della vittoria in base alla classifica del giro precedente, con Guintoli vincitore davanti ad un sorprendente Baz e al campione del mondo in carica Tom Sykes, che del resto non ha mai digerito facilmente il circuito australiano. Classifica generale La classifica generale vede al comando il francese dell’Aprilia Sylvain Guintoli davanti a Loris Baz su Kawasaki, ma Marco Melandri insegue da vicino, in sella alla bicilindrica di Noale. Attenzione anche a Davide Giugliano, che quest’anno cavalca una Ducati ufficiale e milita in quarta posizione nella graduatoria generale. Classe EVO Da tenere d’occhio anche la classifica riservate alla neonata classe EVO, ovvero quella che di qui al prossimo anno sostituirà completamente l’attuale schieramento della Superbike. Attesi protagonisti, tra gli altri, i nostri Niccolò Canepa, su Ducati 1199 del Team Althea, e Michel Fabrizio, sulla Kawasaki del Team Grillini. Aragon 2013 Sul circuito di Motorland lo scorso anno Chaz Davies aveva siglato la sua prima doppietta sulla BMW ufficiale. Quest’anno il britannico, campione della Supersport nazionale nel 2011, corre con i colori della rossa di Borgo Panigale, in squadra con quel Davide Giugliano che con Aragon ha un conto aperto: in gara 1 nel 2013, infatti, finì la benzina a pochi metri dal traguardo mentre era quarto, posizione che riuscì a conquistare in gara 2, ma che gli ha lasciato l’amaro in bocca. Il romano punterà sicuramente più in alto, così come Marco Melandri, che lo scorso anno sul podio di Aragon è salito alla fine di gara 1, alle spalle di Guintoli, autore di due secondi posti. Pronostico apertissimo, dunque, con un’unica certezza: come sempre, lo spettacolo non mancherà. Di: Fiammetta La Guidara
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Moto

Era tra i padri fondatori della Bimota: progettista e designer, la sua matita aveva disegnato anche la Ducati 916 e la MV Agusta F4 Lutto nel mondo del motociclismo per la scomparsa del designer Massimo Tamburini. Aveva 71 anni e un male incurabile se l’è portato via nel giro di pochi mesi. Aveva una passione infinita per il mondo delle due ruote, Massimo Tamburini: la sua carriera era iniziata nel lontano 1971, quando, appena diciannovenne, aveva sviluppato la sua prima special su base MV Agusta. Quattro anni più tardi, era già tra i padri fondatori di Bimota: lo storico marcio riminese, infatti, è l’acronimo delle iniziali di tre cognomi: Bianchi, Morri e, appunto, Tamburini, che in Bimota rimase per venti anni. Il suo talento lo portò poi a diventare responsabile del design del gruppo Cagiva/Ducati, quando era nelle mani della famiglia Castiglioni, con cui collaborò per quasi tutto il resto della sua carriera. Sua è la Ducati 851, la prima moto italiana a vincere un mondiale Superbike, come anche la Ducati 916, che ha letteralmente dato inizio all'epoca delle moto sportive contemporanee. A lui si deve anche la rinascita della MV Agusta: moto come la F4 e la Brutale hanno aperto un nuovo capitolo della storia di quest'azienda e hanno dato una spinta alla crescita del marchio assieme a Claudio Castiglioni, anche lui scomparso di recente. Massimo Tamburini si è sempre distinto per l’innata capacità di unire passione, arte e tecnica: sapeva trasformare in realtà le moto che nascevano dai sogni, coniugando la bellezza oggettiva alle esigenze di produzione delle Case motociclistiche. “Tutti noi di Bimota riconosciamo a te, il genio, l’eccellenza, la ricerca della perfezione sin nel più piccolo dettaglio, l’essere un faro illuminante per generazioni di motociclisti”, così scrive lo staff della Casa riminese in una lettera aperta a Massimo Tamburini. “Hai scritto un pezzo importante nella storia del motociclismo italiano e mondiale e noi vogliamo che tu sappia che porteremo avanti il tuo sogno per continuare ad emozionare, come ogni tuo progetto ha fatto in tutti questi anni. Domenica prossima saremo in pista ad Aragona, in Spagna, perchè Bimota torna a correre. In fondo eri proprio tu a dire…’nata per correre’!” Nella sua livrea bianca e rossa, la Bimota BB3, infatti, è pronta per debuttare nel mondiale Superbike nella tappa di Aragon, in calendario il 13 aprile, con i piloti Ayrton Badovini e Christian Iddon, con un team belga guidato da Francois Batta. Di: Fiammetta La Guidara  
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Auto

Tra il 2008 e il 2013 sono state 653 le vittime dei pirati della strada. ASAPS Questo terribile dato è il risultato dell'analisi dei bollettini dell'Osservatorio Il Centauro-ASAPS che raccoglie le informazioni che riguardano le omissioni di soccorso. 4.168 incidenti, 4.493 feriti Se si osservano i dati sulle omissioni di soccorso nel loro complesso, emerge che alle 653 vittime si sommano 4.168 incidenti e 4.493 feriti. Dati spaventosi che mettono in evidenza quanto ancora troppo poco si faccia per tenere sotto controllo il fenomeno della pirateria. Identificati 65% dei pirati Fortunatamente in molti casi i pirati della strada vengono presi, ma non sempre. Nei 6 anni della rilevazione solo il 65% di loro è stata identificata pari a  2.711, mentre sono ancora senza volto gli autori di 2.233 incidenti. Stato di ebbrezza Una volta presi, è risultato che il 26,4% dei pirati stava guidando in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti per un totale di 716 incidenti con 172 vittime. Tuttavia il dato è sicuramente inferiore alla realtà. Lo stato di ebbrezza alcolica è rilevabile solo in caso di cattura immediata del pirata per cui è facile pensare che almeno il 40/50% dei pirati della strada possa aver provocato l'incidente sotto effetto di alcol o droga. Si è poi rilevato che il 25,1 del totale dei pirati della strada, 682 individui, sono cittadini stranieri. Omicidio stradale Alla luce di questa rilevazione l'ASAPS si sente di considerare la pirateria della strada come "un caso esemplare di omicidio stradale: c’è l’arma, c’è il movente, c’è la vittima e c’è un omicida in fuga e sulle sue tracce ci sono gli agenti e carabinieri, pochi, male in arnese, scoordinati. Occorre destinare più risorse della Polizia Stradale al controllo e alla prevenzione.  
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Auto

In viaggio in Italia con veicolo con targa straniera? Finalmente le multe prese in Italia si pagheranno. Gli stranieri che viaggeranno in Italia con le loro auto e verranno multati a seguito di una infrazione del Codice della Strada da ora in avanti dovranno pagare le contravvenzioni. Direttiva 2044/82/UE L'Italia si è infatti adeguata alla direttiva 2044/82/UE intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale con il il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, nr. 37, entrato in vigore il 22 marzo. Il decreto prevede l'istituzione dei "punti di contatto" degli Stati che dovranno scambiarsi tutti i dati relativi ai veicoli, dall'immatricolazione alle informazioni sui proprietari. Violazioni contestate Le violazioni al Codice della Strada che potranno essere contestate ai cittadini della Unione Europea sono: eccesso di velocità mancato arresto davanti al semaforo rosso mancato uso delle cinture di sicurezza guida in stato di ebbrezza guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti circolazione su corsie riservate uso scorretto del telefono mobile o di qualsiasi altro dispositivo durante la guida Come funziona Una volta che è stata emessa la multa, la polizia stradale invierà telematicamente la richieste dei dati sul veicolo e sul proprietario al punto di contatto nazionale. In Italia il punto di contatto sarà la Direzione generale per la Motorizzazione che si occuperà di inviare le richieste al punto di contatto nazionale dello Stato interessato. Non tutti sono d'accordo. Danimarca, Irlanda e Regno Unito hanno annunciato che non aderiranno alla direttiva 2044/82/UE.
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Auto

Le chiamavano auto psichedeliche e tra tutte la più famosa resta ancora oggi la Porsche 356C appartenuta alla cantante Janis Joplin. Ma non c'era solo la Porsche di Janis Joplin a colorare le strade degli anni '60, ma anche la Mini Copper S di George Harrison e la Rolls Royce di John Lennon. Porsche 365C del 1965 di Janis Joplin La Porsche 365C del 1965 di Janis Joplin è passata alla storia come l'auto psichedelica per eccellenza. La Joplin la acquistò di seconda mano per soli 3.500 dollari, ma la sua vernice bianca non la soddisfaceva e chiese a Dave Richards di realizzare qualcosa di speciale che fosse più congeniale alla sua personalità. Dave Richards completò il lavoro in un mese e chiamò la realizzazione "la storia dell'universo". Quando Janis Joplin fu trovata morta per overdose il 4 ottobre del 1970, la Porsche 365C era ancora nel parcheggio del Landmark Motor Hotel di Hollywood dove la cantante l'aveva lasciata la sera prima. Mini Cooper S del 1966 di George Harrison Ma c'erano anche altre auto psichedeliche. George Harrison fece personalizzare la sua Mini Cooper S dalla Harold Radford Coachbuilders. La Mini fu customizzata con disegni tratti dal libro del 1966 "Tantra Art: its philosophy and physics" di Ajit Mookerge. Dopo la trasformazione, l'auto si chiamò Radford Mini De Ville GT. Rolls-Royce Phantom V del 1965 di John Lennon Anche se è ancora considerata una delle auto psichedeliche degli anni'60, i disegni della Rolls-Royce Phantom V di John Lennon rappresentano tutt'altra cosa. Anche la  Rolls-Royce Phantom V uscì di fabbrica in tinta unita, ma presto John Lennon decise di darle un volto nuovo.  Lennon chiese alla JP Fallon LTD di dipingere la Rolls ispirandosi alle decorazioni floreali dei carri gitani che a sua volta commissionò l'opera all'artista Steve Weaver. La Rolls-Royce in versione gitana fu svelata pochi giorni prima della registrazione di Sergente Pepper.      
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