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Itama 75': charter di lusso per un'intera estate

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Per gli amanti del mare che desiderano un soggiorno esclusivo e all’insegna del puro divertimento e del relax, il brand del Gruppo Ferretti Itama ha una proposta di sicuro effetto. Da maggio a fine ottobre mette a disposizione come charter l’ammiraglia della flotta, lo scafo numero 12 dell’ Itama 75. L’Itama 75’ “H’Boat” e il suo equipaggio, composto dal capitano e da una steward, sarà ormeggiato a Beaulieu-sur-Mer, località della Costa Azzurra, da dove salperà per le più belle località del Mediterraneo. L’itinerario della vacanza verranno concordate direttamente con il capitano. Lo yacht, lungo più di 22 metri, permette di ospitare a bordo fino a 6 persone durante la notte e fino a 8 durante la navigazione diurna e comprende, oltre alla cabina doppia con servizi per l’equipaggio, 3 cabine (armatoriale, Vip full beam e una cabina ospiti con due letti affiancati) e 3 bagni. Non solo navigazione, ma anche divertimento in acqua. Lo yacht infatti è dotato di diversi water toys, tra i quali un wakeboard per praticare sci d’acqua e un tender William 325, ideale per i piccoli spostamenti sotto costa. Insomma se amate il contatto diretto con il mare e ricercate una navigazione sportiva e grintosa su uno yacht in perfetto stile Made in Italy, questa è la vacanza che fa per voi. Per partire a bordo di Itama 75’ “H Boat” è necessario prevedere un budget di 5.500 euro al giorno e 33.000 euro a settimana.  Buona navigazione  

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Per uscire dalla crisi arriva la nautica ecosostenibile

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Lusso ed ecologia non sempre vanno d'accordo, ma sconfiggere la crisi economica e regalare un futuro al nostro pianeta, anche la nautica si sta muovendo. Considerati come i SUV del mare, i megayachts sono considerati tutt'altro che "green". Ci ha pensato un cantiere toscano a...cambiare rotta! Si tratta di Fipa Group, il cantiere toscano che realizza gli scafi a marchio Maiora, Cbi Navi e AB Yachts e che sta lavorando per introdurre già dal 2013 la produzione di yacht “sostenibili”. A cominciare dagli allestimenti interni. L'azienda ha cominciato da diversi anni a utilizzare il legno per i rivestimenti e altri materiali naturali per la coibentazione e altre lavorazioni. I vantaggi sono quelli di ottenere la massima insonorizzazione con impatto ambientale zero. L'azienda sta anche sperimentando nei suoi cantieri l’uso di vernici ecosostenibili, tinte e colori che mettono al primo posto il rispetto per l’ambiente e allo stesso tempo ottimizzano l’utilizzo dei materiali. Grazie a questi accorgimenti Fipa  è certa che verrà anche premiata dai clienti e dal mercato di riferimento. Novità anche per i metodi di propulsione. Da sempre pioniera dell'idrogetto (soprattutto con il marchio AB Yachts) Fipa sta provando dei nuovi motori a propulsione ibrida, che alterna gasolio ed elettricità. Una tecnologia sofisticata che consente non solo un risparmio ma che è davvero efficace in termini di comfort e silenziosità durante la navigazione. Quando si riuscirà ad arrivare al sistema propulsivo elettrico puro l’impatto ambientale sarà pari a zero. I primi a montare la nuova tecnologia, dal 2013, saranno gli yacht Maiora, la linea più classica di Fipa. Inizialmente saranno interessati il Maiora 20 e il 29: un 70 e un 100 piedi flybridge che rappresentano due fette importanti del mercato nel settore del diporto. I Maiora rappresentano il marchio con cui è nata Fipa. Si tratta  di yachts in vetroresina da 20 a oltre 50 metri, grazie alla sinergia fra design e tecnologia. Linee armoniose e filanti cariche di personalità comunicativa progettano volumi adatti per vivere nel migliore dei modi i paesaggi marini. Gli yacht Maiora si caratterizzano per una perfetta fusione tra l’eleganza delle linee, l’affidabilità dei materiali ed il comfort che da sempre contraddistinguono il marchio.  

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Aifos, l'ammiraglia italiana

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Sogniamo un po’ con questa nuova imbarcazione chiamata Aifos. Creata dal cantiere cantiere CBI Navi di Viareggio, del gruppo Fipa, è una nuova ammiraglia di ben 50 metri con 3 ponti e un sun deck. E’ stata presentata in anteprima al Salone Nautico di Monaco e poi a Genova dove ha conquistato il titolo di “Bets Custom Leather Application 20122 by Foglizzo.   Il progetto è dell' architetto Giorgio Vafiadis, che si è interessato dell'external e internal design. Grazie a linee essenziali, pulite che fondono la struttura realizzata interamente in alluminio in un nuovo concept di superyacht, Aifos è un gioiello di stile contemporaneo.   Gli interni sono da boutique hotel con una predilezione per il nero, il bianco e il grigio. Dal ponte principale si accede nel grande salone, dove i rivestimenti in foglia d'argento si accordano al velluto nero dei divani. Subito dopo si trova la grande sala da pranzo per 12 persone, che precede un' area studio e la dinette. Procedendo verso prua si trova la palestra, attrezzata con tapis roulant, la play-room e due grandi Guest sui toni del bianco, per ospitare fino a sei ospiti.   Salendo di un ponte c’è l'enorme cabina Armatoriale, collegata tramite porte a scomparsa con la zona relax, dotata di poltrone e pianoforte.   Il bagno armatoriale, realizzato in pietra serena, ha un sontuoso bagno idromassaggio affacciato sul mare.  Nel lower deck ci sono tre grandi cabine VIP con bagni privati, sui toni del grigio e del nero, e la cucina professionale in grado di garantire 6 pasti al giorno per 14 ospiti, e gli alloggi dell'equipaggio. Design moderno anche qui, ma più minimal, senza fronzoli ed elaborazioni.  Si finisce sul fly, che domina lo yacht da due aree relax simmetriche arredate con divani, poltrone e tavolo da fumo, e protette da un ampio tendalino retrattile. Nella zona a poppa del ponte sole, una vasca Jacuzzi è incastonata in un enorme prendisole circolare pensato per momenti di pura estasi. Avanguardia anche nella tecnica perché la lega leggera d’alluminio da' all’imbarcazione un dislocamento molto basso e la carena semiplanante permette un’ottima manovrabilità, immersione ridotta e un’eccellente tenuta in ogni condizione di mare, anche ad alte velocità. Queste le performance ottenute: velocità massima 24 nodi, autonomia di 3.800 miglia marine.

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Riva e CRN, i marchi del Gruppo Ferretti dello yachting, si sono uniti all’artista berlinese Christian Jankowski per presentare sul mercato un nuovo e bellissimo prodotto: il Megayacht Jankowski. Il progetto è stato presentato in anteprima al Frieze Art Fair 2011 di Londra, conquistando sia gli amanti dell’arte che della nautica.    Megayacht Jankowski è un progetto di un megayacht in accaio e alluminio di 68 metri disegnato da Officina Italiana Design, lo studio che disegna in esclusiva la gamma Riva, firmato da Jankowski e realizzato dal cantiere navale CRN, specializzato nella produzioni di grandi yacht di lusso. All’interno di Megayacht Jankowski è previsto come prezioso tender l’Aquariva Cento, la limited edition dello storico modello Aquariva, il 33 piedi più famoso al mondo che incarna lo stile moderno e l’eleganza storica di Riva, e che l’artista firmerà con il suo nome, Christian. Il Megayacht Jankowski non sarà solo un nuovo modello di barca, ma una grande opera d’arte, uno spettacolo di super efficienza in una perfetta alchimia di forme, con i suoi ampi piani in alluminio e acciaio; una sorta di rappresentazione poetica del dinamismo. Jankowski, inoltre, con il suo Megayacht Jankowski, cancella il concetto di svalutazione tipica di uno yacht e di qualsiasi altro oggetto, per imporre una dinamica diversa di valore, che dipende solo ed esclusivamente dall’artista: l’opera si svaluta o si valorizza in base al successo o meno del suo creatore. Grazie alla collaborazione con Jankowski, il cantiere navale CRN e Riva diventano il laboratorio della più grande, esclusiva e ambiziosa opera d’arte mai creata prima. Dando il proprio nome allo yacht, Jankowski ha creato una testimonianza unica e all’avanguardia in grado di sfidare il modo in cui osserviamo e percepiamo l’arte.
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Ci sono dei nomi nel mondo dell'auto e della motonautica che sono diventati un simbolo, sinonimo di bellezza, lusso, stile. Come Rolls e Bentley sulle quattro ruote, o Riva nel mare. Basti pensare all'Acquarama, nome che si ispirava ai grandi schermi cinematografici sperimentali americani, i"cinerama": una barca che dalla sua presentazione, nel novembre 1962  diventa il punto di arrivo del jet set internazionale. Il primo a collaudarla, ricorda Carlo Riva, fu il presidente della FIAT, Giovanni Agnelli, e la sua presentazione scandiva le parole-chiave dello spirito dell’epoca: "Sole, mare, gioia di vivere!". Poi arrivò  lo Junior , con  lo slogan coniato da Mario Poltronieri, commentatore sportivo di Formula 1 per conto della RAI ” La bomba dei giovani", che era destinato ai figli di chi già possedeva  un Aquarama. Siamo lontani dalla Dolce Vita dei favolosi anni '50 e '60, ma Riva non ha mai perso il suo fascino  e così ecco oggi la mission di restituire i gioielli della storia Riva al  mare con VintageRiva presentata  al salone di Rapallo.   "Una doppia anima" con  un duplice intento: il Vintage Riva Classic che restiturà al mare le imbarcazioni Riva d'epoca sparse per il mondo con assistenza ed un fedele restauro. Ed il Vintage Riva by Officina Italiana Design, che reinterpreta gli scafi in fibreglass, costruiti nei Caniteri Riva dal 1969.    "Le sculture in mogano" del mare  rivivono nei restauri VintageRiva Classic nel pieno rispetto dei materiali e del design originali, grazie all'arte del restauro della R.A.M., lo storico Cantiere per l’assistenza degli scafi Riva. Torneranno così a solcare il mare scafi storici come il mitico Ariston che, nel 1950, campeggiava sulla locandina del film ‘Mambo’ con Silvana Mangano e Vittorio Gassman. A differenza della linea VintageRiva Classic, VintageRiva by Officina Italiana Design non si limita a restituire al mare i modelli di allora, perfettamente restaurati, ma li reinterpreta in chiave contemporanea e innovativa. Con sguardo rivolto al futuro, il designer Mauro Micheli e Sergio Beretta ripensano con il loro stile rigoroso, pulito e inconfondibile i modelli in fibreglass costruiti nel Cantiere Riva a partire dal 1969. "Gli scafi Riva in vetroresina non hanno la storicità dei Riva in mogano e, quindi, non sono soggetti a operazioni di restauro d’arte. Eppure sono delle imbarcazioni importanti, da veri amanti, anche se non ancora da collezionisti”, con queste parole Mauro Micheli getta le premesse alla base della linea stilistica “intuitiva” di VintageRiva by Officina Italiana Design. "La perfezione della struttura di queste barche ci ha portati a fare una sola scelta nella realizzazione dei VintageRiva: la vetroresina, l’architettura e le componenti strutturali non si toccano. Per il resto, il nostro è un restyling che segue una linea stilistica dettata dall’essenza della barca. In alcuni casi l'intervento sarà minimalista, andando cioè a "pulire", "togliere" ciò che vi è in eccesso, in altri sarà addirittura over, di aggiunta e interpretazione degli elementi mancanti". Di:Savina Confaloni
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Wider, azienda nautica che basa il suo credo su passione, creatività e, ovviamente, volontà di innovare, presenta al mondo della nautica la sua categoria del wilder cockpit. Un concetto che vuole rivoluzionare l'idea di spazio e stabilità con un open-day cruiser capace di offrire prestazioni di alto livello, ma a basso consumo. L'idea di base è venuta a Tilli Antonelli, e realizzato da Fulvio de Simoni per quanto concerne le linee. Ben presto è quindi nato il primo modello della flotta Wider, il day Cruiser da 42 piedi. Un'imbarcazione forte per quanto concerne il design, di estremo divertimento ed in grado di adattarsi alle più disparate esigenze. Wider 42' propone infatti una soluzione semplice, ma allo stesso tempo geniale. Il problema di base infatti, rimane quello della penuria di spazi a bordo. Questa imbarcazione però, ha due estensioni laterali dello scafo, che in soli 12 secondi sono in grado di raddoppiare le superfici calpestabili. Il Wider 42' incarna di base il concetto di energy saving, puntando forte sull'utilizzo di motorizzazioni, forme aerodinamiche e materiali, capaci di garantire risparmio sui consumi ed un impatto ambientale minimo. La chiave è stata anche la grande aerodinamicità dell'imbarcazione, che ha portato ad una maggior leggerezza, e quindi a minori consumi. Questo, grazie alla configurazione dello scafo  “a scalini” -stepped hull - che, creando un cuscino d’aria tra la superficie del mare e la carena, permette alla barca di sollevarsi e mantenere un assetto di navigazione altamente dinamico. Inoltre, a differenza del modello classico, più appoppato soprattutto in fase di planata, lo scafo a scalini garantisce all’imbarcazione una navigazione sempre in assetto orizzontale sull’acqua, migliorando le prestazioni e garantendo una visibilità costante. L’ottimo rapporto peso/potenza permette a Wider 42’ di raggiungere i 53 nodi di velocità massima e 40 nodi di crociera con soli 100 l/h di consumo per i due motori Cummins da 480 hp. Si ottiene così un’autonomia di quasi 400 miglia  a 40 nodi, impensabile prima per un’imbarcazione di questo genere.  Il concetto di energy saving riguarda anche l’elettronica di bordo. In simbiosi con Acson Marine-Naviop (www.acsonmarine.com) è stato realizzato un impianto elettrico Can Bus, molto evoluto e altamente tecnologico che, grazie ad un’installazione molto leggera, garantisce un forte risparmio di energia motrice.  
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In principio fu Antonio Serra. Fu lui il protagonista che circa 20 anni fa, decise di sfruttare la sua grande esperienza nell'ambito della nautica per dar vita ai Cantietri Navali Bimar&Serra yacht. Dalla fine degli anni '90 poi, il vero salto nel mondo "dell'indipendenza". Da motorista a costruttore, i Cantieri Navali Bimar&Serra yacht divennero una realtà vera e propria, con un open di 50 piedi realizzato in prima persona. Da quella prima esperienza, nasce Castadiva 50; un successo che ha portato anche ad un restyling dotato anche dell'hard top. Una sola considerazione si pone come principio dei Cantieri Navali Bimar&Serra yacht, ovvero che la sicurezza va al primo posto. Ed è per questo che tutte le imbarcazioni di quest'azienda sono realizzate con carene sportive. Certo, questo comporta un piccolo sacrificio in termini di spazio, ma le imbarcazioni nascono e vivono della passione. Devono esser comprate per un qualcosa che arriva da dentro, e non in base a meri giudizi intellettivi. In seguito, per cercare di conquistare nuvoi settori di mercato, fu realizzato anche un 48 piedi HT con una sezione di oltre 4,5 metri. Ma Bimar&Serra yacht non è solo realizzazione di imbarcazioni. Bimar&Serra yacht offre anche la possibilità di personalizzare la propria barca. Questo, proprio per quanto detto prima. La barca è la naturale estensione di se stessi, e l'ambiente deve esser il più naturale possibile per un cliente. Di seguito, i modelli dei Cantieri Navali Bimar&Serra yacht HERON 21 È un open dalla spiccata indole sportiva. Un piccolo motoscafo adatto a chi ha un budget limitato e ama la velocità. Può trasportare fino a 5 persone ed è l’ideale per spostamenti velocilungo la costa. ECLISSI 30 Nove metri di divertimento. Linee essenziali e accattivanti in perfetto stile racing.Eclissi 30 è un motoscafo adatto ai giovani e agli appassionati della velocità. Grazie alla sua carena performante è sempre pronto a regalare emozioni forti senza niente togliere alla sicurezza. La barca è dotata di una cabina essenziale in cui c’è posto per un letto a due piazze e un bagnetto. MAREN 34 È la sorella maggiore dell’Eclissi 30. Nasce dalla stessa carena e questo la rende una barca dalle spiccate caratteristiche sportive. Ha una cabina di prua costituita da un letto a due piazze a prora, una dinette con angolo cottura e tavolino e un bagnetto dotato di doccia.Il pozzetto ospita la consolle di guida, anch’essa dal disegno racing, e un comodo prendisole a poppa. Eventualmente è possibile dotare la barca di un’ulteriore cuscineria da sistemare a prua. XELLE 34 Questa barca rappresenta il compromesso perfetto fra prestazioni di alto livello e vivibilità a bordo. Pur conservando una sezione piuttosto stretta questa barca possiede delle soluzioni tecniche tali da renderla comoda e funzionale come una barca ben più larga.A prua trovano posto ben due cabine indipendenti con letti a due piazze, una dinette con angolo cottura ed un bagno dotato di doccia. Gli interni di Xelle 34 sono personalizzabili e curatissimi, studiati in modo tale da sfruttare al meglio ogni centimetro a disposizione.Il pozzetto è caratterizzato da un disegno ad “S” che crea movimento e definisce lo spazio.Sul lato opposto della consolle di guida c’è una chaise longue prendisole che contribuisce in modo significativo al disegno originale del pozzetto. A poppa un ampio prendisole nasconde il comodissimo hangar per il tender a cui è possibile accedere attraverso un semplice comando elettronico. La spiaggetta di poppa, dall’accattivante disegno asimmetrico, incorpora una passerella a scomparsa perfettamente integrata nel disegno globale dell’appendice. ESSE 48 La punta di diamante della nostra produzione. Esse 48 è disponibile sia in versione open che HT. Confortevole ed elegante è una barca che permette di vivere il mare senza nessun compromesso. Ideale anche per crociere di lunga durata è dotata di ogni comfort.La barca è servita da una cabina a prua ed una a poppa. Il layout delle due cabine è customizzabile a discrezione del cliente e questo ci  consentente di consegnare ogni volta una barca unica. La carena di questo yacht consente di raggiungere prestazioni eccellenti anche in termini di velocità di crociera e sicurezza in mare. Esse 48 è curata nei minimi dettagli, proprio come tutti i nostri prodotti e la qualità delle finiture la rende un prodotto che si posiziona ai vertici della sua categoria. Progettata e realizzata tenendo conto delle esigenze di chi vuole vivere il mare nella massima comodità, gli spazi di Esse 48 sono accoglienti e ben organizzati.Il pozzetto è ampio ed essenziale, in modo da garantire un’ottima vivibilità.Accattivante nelle linee, performante in crociera, lussuosa sottocoperta. Queste le tre direttive del progetto Esse 48. CASTADIVA 50 Navigare su questo yacht è un’esperienza esaltante. La sua carena eccezionale fende le onde come la lama di un coltello regalando una sensazione di sicurezza totale anche in condizioni di mare non ottimali. Castadiva 50 è anch’essa disponibile in due versioni: open e HT.Lo yacht dispone di due spazi sottocoperta: a prua trovano posto la cabina armatoriale servita da un comodo bagno, un’accogliente dinette completa di angolo bar e cucina, un secondo bagno ed una cabina doppia per gli ospiti. La cabina di poppa, invece, è costituita da una cameretta allestibile secondo le esigenze dell’armatore e un bagno. Ogni centimetro della barca è studiato in modo tale da sfruttare lo spazio a disposizione in modo razionale ed intuitivo senza mai perdere di vista il senso estetico. Finiture di primissimo ordine e prestazioni davvero eccezionali rendono questo yacht un oggetto assolutamente interessante.Anche in questo caso colorazioni, scelta dei tessuti e parte della compartimentazione sono concordate con l’armatore. ROAD SHARK Interamente progettato e realizzato da Antonio Serra questo prototipo da pista è un prodotto su cui stiamo investendo molto. La vettura è curata nei minimi dettagli e tra le altre soluzioni è provvista di un  fondo studiato per garantire l’effetto suolo.Il cuore della monoposto è costituito dalla cellula di sopravvivenza che anche in caso di urto violento protegge il pilota grazie alla solida struttura e alle nervature anti-intrusione.In pista le prestazioni si sono rivelate superiori alle aspettative anche se i test non sono stati ancora conclusi del tutto. Il prototipo che abbiamo realizzato per i test monta un motore di derivazione motociclistica di 1200cc di cilindrata per una potenza di quasi 200Hp. La trasmissione è affidata ad un differenziale collegato ad  un albero di trasmissione appositamente realizzato per l’accoppiamento al pignone del motore   Per maggiori informazioni consultate il sito www.cantierinavalibimar.it/ ?
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Tra le imbarcazioni medio-piccole, uno dei cantieri con più successo degli ultimi anni è sicurametne il Cantiere Capelli di Spinadesco. Un cantiere che coglie la sua anima dal fiume Po. L'amore per questo, spingono infatti Davide Capelli ad intraprendere questa avventura nel 1974, cominciando a costruire imbarcazioni da fiume a chiglia piatta in vetroresina. A lui, si affianca il figlio Umberto, intento a progettare e costruire modelli di canoe da competizione La prima svolta arriva nel 1986, quando venne realizzato il primo fisherman lungo 4.70 metri, presentato al Salone Nautico di Genova. Un modello che riscosse un grande successo. Successivamente nel 1992, fu effettuata una scelta pragmatica: diversificare la produzione, e fu introdotta una linea di battelli pneumatici con chiglia in vetroresina. Una soluzione rivelatasi vincente: la Capelli conquista una nuova grande fetta di mercato. Ad oggi, il Cantiere Capelli vanta una produzione di 16 modelli di imbarcazioni in vetroresina e 29 modelli di battelli pneumatici Tra i prodotti del Cantiere ricordiamo il Tempest 1000 WA, un vero e proprio top di gamma, o il nuovissimo  Tempest 530, novità della stagione 2010/2011. Per maggiori informazioni: www.cantiericapelli.it  
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